Profughi a Cittadella, il sindaco (leghista) Bitonci, non ci sta

 

Dal sindaco di Cittadella e parlamentare della Lega Nord Massimo Bitonci riceviamo e pubblichiamo:
In merito all’arrivo nella frazione di Santa Croce Bigolina di sei profughi di età compresa tra i 19 ed i 31 anni, come riferisce Antonietta Baù referente della Caritas cittadellese, è doveroso da parte mia aggiungere qualche precisazione a quanto dalla stessa dichiarato ai media.

E’ vero che io, come faccio sempre con tutti, ho incontrato la signora Baù e gli altri responsabili della Caritas sulla questione dell’accoglienza profughi. Ad essi, oltre ad aver esplicitato la mia contrarietà, ho spiegato di non avere strumenti giuridici per impedire ad associazioni private di accogliere in casa loro chicchessia. Ho però anche ricordato come in passato altri loro progetti abbiano avuto un esito catastrofico, ad esempio l’iniziativa di aver dato case di privati cittadini (in un caso anche di un membro stesso dell’associazione) ad alcuni extracomunitari, che hanno messo in seria difficoltà i proprietari delle abitazioni, costretti dopo diversi tentativi bonari andati a vuoto a ricorrere a procedure di sfratto per tornare in possesso delle proprie abitazioni, con tanto di forze dell’ordine, no global veneziani e padovani, e battage mediatico al seguito.

Pertanto, se pur rispettoso dei ruoli di ciascuno, ho ribadito con gentilezza ma con altrettanta fermezza che a mio parere i profughi sono quelli che lasciano il proprio paese portando con sè la famiglia, i figli, gli anziani: qual è il profugo che lascia i propri cari nel paese dilaniato da guerra? In secondo luogo, vista la passata esperienza, ho dichiarato loro che:

1) il Comune di Cittadella non rilascerà a nessuno di questi extracomunitari  la residenza;

2) qualsiasi problema dovesse venir provocato da queste persone, sarà imputato direttamente a chi se ne è assunta la piena responsabilità, cioè ai responsabili di Caritas ed associazioni coinvolte.

Ritengo che la solidarietà sia importante, ma che vadano sempre valutati e prevenuti eventuali rischi che ne possono derivare; in ogni caso nessuna struttura comunale verrà assegnata o utilizzata per attività a beneficio di questi clandestini, in coerenza con quanti mi hanno sempre sostenuto su questa linea di controllo e sicurezza del paese da me amministrato.

Forse, in perfetta buonafede, la signora Baù ha scordato di precisare agli organi di informazione quanto da me esplicitamente dichiarato durante l’incontro svoltosi qualche tempo fa.

Il mio più grande rammarico è che in questo particolare momento di crisi, con tutti gli anziani in difficoltà e le persone senza lavoro che, come amministrazione, cerchiamo di aiutare con ogni mezzo (buoni lavoro, fondo di 30.000 euro per le famiglie numerose, contributi per le persone svantaggiate e diversamente abili, per gli anziani non autosufficienti, per le persone sole) ci sia sempre qualcuno che, invece di pensare ai bisogni dei nostri concittadini, guarda oltre confine, dimenticando che per fare davvero del bene basterebbe solo volgere lo sguardo intorno a sè.

Vedremo se, alla prima difficoltà, questi stessi promotori di iniziative umanitarie, avranno il coraggio di venire a bussare alla porta del sindaco, magari per risolvere i problemi che nel tempo si saranno manifestati. A quel punto non potranno fare altro che assumersi le proprie responsabilità.

Compito delle istituzioni è infatti quello di garantire ed aiutare i propri cittadini, prima di chiunque altro.

Sono deluso perchè invece di una famiglia, come la signora Baù e gli altri responsabili avevano più volte assicurato, si sono insediati nella nostra città i famosi “baldi giovani profughi” che hanno lasciato famiglia, figli e magari pure gli anziani genitori, nel Mali.

Ribadisco, per concludere, che da parte del comune di Cittadella non ci sarà alcuna collaborazione o erogazione di contributi a vario titolo, nè ora, nè in futuro e meno che mai concederò la residenza.

On. Dr. Massimo Bitonci
Sindaco di Cittadella (PD)