Profughi in Veneto: Zanonato attacca Zaia “vittima della sua stessa propaganda”

 

“Zaia non riesce a far fronte all’accordo che ha sottoscritto con il Governo, è vittima della sua stessa propaganda. Credo invece che sia ora che convochi i comuni della Regione e spieghi quali siano i criteri di ripartizione dei 300 profughi che sono in arrivo e che il Veneto si è impegnato ad accogliere, noi a Padova la nostra parte l’abbiamo già fatta dando ospitalità già a 74 tunisini regolarizzati con apposito permesso di soggiorno dal ministro Maroni”. A dirlo è il sindaco di Padova Flavio Zanonato che oggi ha convocato una conferenza stampa per attaccare frontalmente l’amministrazione regionale sulla gestione del problema profughi. “Siamo di fronte alla gestione di una emergenza prevedibile e prevista – ha aggiunto il sindaco di Padova – il ministro dell’Interno Roberto Maroni aveva parlato di numeri dieci volte più grandi. Capisco che l’immigrazione incontrollata è la gallina d’oro della Lega, che agita i problemi che dovrebbe risolvere essendo al Governo. Ma un conto è governare e un conto è fare sempre e solo propaganda. Si rischia che per non voler risolvere un problema tutto sommato gestibile si vada poi ad avere fra qualche mese una serie di questioni irrisolte che abbasseranno la qualità della vita dei cittadini veneti”.
Sulla restituzione della delega da parte del Governatore Zaia e la probabile nomina di un prefetto ad hoc nella gestione dell’emergenza profughi il vice sindaco di Padova Ivo Rossi analizza:  “l’aspetto decisivo del comportamento del governatore Zaia – aggiunge Ivo Rossi – sta nella delega alla burocrazia della gestione della questione immigrazione. Zaia non vuole prendersi la responsabilità politica della scelta fatta dal suo ministro dell’Interno. Se tutti se ne fanno carico invece il problema degli immigrati, che in tutto in Veneto sarebbero 378 è gestibile”.