Tutto pronto a Vo’ per la festa dell’uva e del vino: da venerdì a domenica una tre giorni di sapori e colori d’autunno

 

E’ tutto pronto per la 67^ Festa dell’Uva e del Vino di Vo’, tra Rosso, Fior d’Arancio e Serprino, il tradizionale evento che si terrà nelle tre giornate di venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 settembre 2017, organizzato quest’anno in collaborazione tra il Comune di Vo’, Consorzio Vini dei Colli Euganei e World Appeal, agenzia organizzatrice. Tre giornate che saranno tutte dedicate alla degustazione e alla cultura del vino, dei cibi e dei sapori gastronomici della nostra tradizione regionale. Una kermesse rivolta alla celebrazione del Dio Bacco e alla valorizzazione dei prodotti del territorio, in cui i tanti visitatori attesi si immergeranno in un’esperienza unica a 360 gradi di interesse e coinvolgimento.

Sindaco di Vo’, Vanessa Trevisan, la 67a festa dell’Uva e del Vino di Vo’ si presenta quest’anno con una nuova veste, che ha voluto valorizzare le qualità di Vo’ ma anche, e soprattutto, il territorio dei Colli Euganei. Vuole raccontarci come nasce questa idea e quali sono i temi principali ai quali lei, come Sindaco di Vo’ insieme a tutta l’amministrazione comunale, ha voluto indirizzare questa manifestazione?
La scelta di dare una nuova veste alla festa dell’Uva e del Vino di Vo’ è sicuramente ambiziosa soprattutto perché si tratta dell’edizione di un evento che necessitava di riscatto verso un obiettivo lungimirante che va oltre i confini territoriali del comune e che dovrà necessariamente coinvolgere in futuro tutta l’area dei Colli Euganei. Molto lavoro propedeutico alla valorizzazione della storia e della cultura dell’attività vitivinicola dei Colli Euganei si è concentrata in passato proprio nel Comune di Vo’ che è già sede da qualche anno, come ben sapete, sia del Consorzio Vini dei Colli Euganei, sia del MUVI – Museo del Vino oltre ovviamente della Società Cooperativa Viticoltori Riuniti dei Colli Euganei e a numerose aziende affermate a livello nazionale e internazionale. L’idea pertanto è quella che, raggiunta la cosiddetta “veneranda età”, anche la Festa dell’Uva aveva bisogno di rinnovarsi e di aprirsi verso il mondo che come, ormai tutti ci stiamo rendendo conto, si sta sempre di più globalizzando e lo ha fatto riconoscendo prima di tutto la sua storia, il suo passato e le tradizioni che la hanno caratterizzata nel corso di tanti anni. Questo è il primo passo di un lavoro impegnativo, di un passaggio culturale, dove non c’è spazio per la polemica ma solo per il risorgimento e il rinnovamento di questo importante patrimonio della comunità di Vo’.