“Basta supermercati aperti la domenica”. L’Ascom plaude a Marcello Cestaro

 

“Le buone idee, alla fine, trovano sempre il modo per affermarsi”.
Fernando Zilio, presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova ha visto la pubblicità sulla stampa quotidiana di Famila e ne apprezza spirito e contenuti.
Da sempre – spiega il presidente dei commercianti padovani – i concetti che oggi Famila riprende nella sua bella pagina pubblicitaria sono oggetto della nostra proposta: stop alle aperture domenicali perché tenere chiuso significa ridare ai dipendenti tempo prezioso per i rapporti familiari; perché significa più convenienza riversata nei confronti dei clienti visto che si riducono i costi; perché significa più disponibilità verso il sociale e verso l’ambiente, altrimenti minacciato in questa corsa al sempre aperto (e con spazi sempre maggiori) con gravi rischi anche sotto il profilo idrogeologico”.

Una scelta, quella di Famila, che ufficializza, in qualche modo, un “sentiment” che l’Ascom aveva avuto modo di verificare già nel corso di questi mesi. Significative, al riguardo, le dichiarazioni, più volte esternate dal numero uno di Alì, Francesco Canella, per un equilibrio delle aperture che aveva visto l’Ascom perfettamente in linea anche con la competenza della Regione che aveva fissato un calendario di domeniche di apertura sufficienti a rispondere alle esigenze della clientela..
“La verità – continua Zilio – è che la deregulation introdotta in modo selvaggio dal governo Monti è stata “sponsorizzata” dalla “grande grande” distribuzione e ha visto la “grande media”, che fa riferimento anche a noi, costretta in qualche modo ad inseguire su un terreno che non gli è proprio e che anzi, in qualche misura, l’ha penalizzata”.

A questo punto sembra più vicina una battaglia comune tra media distribuzione e commercio tradizionale, battaglia che l’Ascom ha tutta l’intenzione di affrontare convinta, come non mai, che le domeniche aperte sempre e comunque, non portino nessun vantaggio a quella imprenditoria locale che ha sviluppato un’economia positiva e che rischia di vedere, nell’invasione dei grandi gruppi, anche internazionali, una minaccia per il proprio business che, come dimostra la pagina di Famila, mantiene quell’occhio di riguardo verso la comunità che i “grandi” non sembrano invece tenere in alcuna considerazione.