“Oltre il PIL”. Spiega come l’economista Alberto Alesina mercoledì al Centro Papa Luciani

 

Nel 1990 l’Economist ha definito Alesina “uno degli otto migliori economisti del mondo con meno di quarant’anni, che molto probabilmente potrà meritare un Nobel in futuro”. Oggi è professore di politica economica ad Harvard, noto editorialista del Sole 24 Ore ed è considerato uno dei maggiori esperti mondiali di politica economica. Mercoledì 31 marzo Alberto Alesina sarà a Padova (ore 18.00 Centro Congressi Papa Luciani), intervistato dal giornalista Dario Di Vico, come ospite del secondo incontro di Segnavie, ciclo di conferenze ideato e realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo per orientarsi nel mondo che cambia.
Ingresso libero e gratuito con prenotazione obbligatoria.
Web www.segnavie.it      E-mail: [email protected]  

“Ricchezza, felicità, capitale sociale: per un domani oltre il PIL”. Questo il tema che Alberto Alesina, esperto mondiale di economia, tratterà nel suo intervento padovano, sollecitato dalle domande del giornalista del Corriere della Sera Dario Di Vico. Nel suo ultimo libro, L’Italia fatta in casa, pubblicato a novembre 2009 con l’economista Andrea Ichino, Alesina invita ad andare oltre gli indicatori tradizionali e, valutando l’apporto produttivo della famiglia italiana, pone uno stimolante interrogativo: si può sostenere che l’Italia sia più ricca di quel che normalmente si pensi? Le donne e gli uomini svolgono nelle nostre case più lavoro di quello fatto tra le mura domestiche di altri Paesi: un lavoro che vale molto, che ha anche dei costi, e che non rientra nel calcolo del PIL.
Mercato del lavoro, sistema universitario, organizzazione della famiglia, condizione della donna, dei bambini e degli anziani, struttura del welfare, senso civico, governante delle aziende, fiducia nelle regole e nelle istituzioni e differenze di sviluppo tra Nord e Sud: sono questi i diversi ambiti su cui la influisce famiglia italiana e che saranno stimolo di riflessione nel corso dell’incontro.

“C’è qualcosa di fisiologico e salutare nell’«Italia fatta in casa – afferma Alesina –. Ma c’è anche qualcosa di potenzialmente patologico in un’«Italia fatta in casa» da persone con retribuzioni elevate, soprattutto da donne che dedicano alla famiglia il meglio di loro stesse, lasciando poco spazio al mercato e finendo per lavorare complessivamente molto più degli uomini. (…) E ci sono troppi cosiddetti «anziani», cioè uomini e donne di sessant’anni o poco più, che nel pieno delle loro capacità produttive sono costretti a ritirarsi dalla vita lavorativa fuori casa, per limitarsi a produrre solo servizi domestici. È possibile e utile riequilibrare il contributo dei singoli alla produzione famigliare, soprattutto per quel che riguarda donne e uomini?”.

L’intervento di Alesina è il secondo appuntamento di “Segnavie”, il programma pluriennale di conferenze aperte alla cittadinanza ideato e realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Ispirandosi nel nome alle indicazioni tracciate su rocce o alberi che guidano i viaggiatori sui sentieri montani – i segnavia – con questo progetto la Fondazione si fa promotore e soggetto attivo nello stimolare una riflessione aperta e nel dare un contributo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del proprio territorio. Il tema conduttore del 2010 è la riscoperta della centralità della persona in diversi settori dell’agire umano.

I prossimi “Segnavie” saranno:
23 aprile a Padova: lo scenarista Jacques Attali
27 maggio a Rovigo: l’esperto di politica e di dinamiche europee Giuliano Amato
1 ottobre a Rovigo: il Cardinale Angelo Scola
2 dicembre a Padova: l’esperta di tematiche ambientali Claudia Kemfert.