Quattromila euro: il prezzo dell’ingiustizia e dei pregiudizi sugli stranieri. A Padova pronta la festa per il kebab finalmente libero in piazza delle Erbe

 

Il pregiudizio verso chi è straniero, la teoretica del “noi e loro”, costa quattromila euro alle tasche dei padovani, ed inditrettamente diosolosa quanto in termini di reputazione per una Padova guidata dal sindaco anti negritudine. I quattromila euro li dovrà pagare la città di Padova per le spese processuali al tribunale amministrativo regionale che ha dato ragione ad Alì e Kalim, i due soci del negozio di kebab entrato nel mirino dell’ex “sindaco di tutti”, come si faceva ritrarre in campagna elettorale, dopo un accoltellamento in piazza delle Erbe. Scrive il Tar in sentenza che il “riferimento del tutto pretestuoso perché il fatto si è verificato dalla parte opposta della piazza, sulla quale si affacciano numerosi bar e locali tutti aperti al momento del fatto”. Non risulta poi alcuna prova dei “presunti rapporti” tra il commerciante e il fatto. Ovviamente il Comune pagherà le spese processuali.
Per Alì e Kalim torneranno in piazza delle erbe a decine i tanti padovani che si sono mobilitati su facebook per andare a prendere kebab e falafel nelle due ore di apertura che il sindaco Bitonci in ordinanza aveva concesso loro di rimanere aperti, tra mezzogiorno e le 14. L’appuntamento è per domani sera dalle ore 19.30 al negozio che affaccia su piazza delle Erbe. Per la prima volta da settimane Alì, ieri sera, sorrideva.

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Alberto Gottardo