La casta della Provincia di Padova non paga le multe. L’articolo di Sergio Rizzo sul Corriere della Sera

 

Davvero un brutto scivolone quello degli assessori della Provincia di Padova che stanno provando a farsi annullare le multe dal Prefetto. Dopo che il caso è stato sollevato dal Mattino di Padova, della questione si sta occupando anche il Corriere della Sera conun fondo in prima pagina di Sergio Rizzo, già autore con Gian Antonio Stella del libro “La Casta”.
Qui di seguito l’intervento di Sergio Rizzo sullo “scandalo” Padova.

«Solo a me ne sono state notificate quindici e spero che sia finita qui» . I più vivi complimenti a Luisa Serato, presidente leghista del Consiglio provinciale di Padova, bersagliata dalle multe per essere passata in macchina sulla corsia preferenziale. I nostri complimenti a lei e agli altri consiglieri e assessori che si sono fatti pizzicare dalle telecamere installate dal Comune a compiere la stessa identica infrazione: di contravvenzioni, ha riferito il Mattino di Padova, ne sono già arrivate cinquanta ma la previsione è che raddoppino almeno.
Un assessore se n’è viste recapitare una decina, diciotto un consigliere… Ma i complimenti sono dovuti non soltanto per l’enorme numero di infrazioni compiute da persone che dovrebbero rappresentare una istituzione come la Provincia: per quanto da molti considerata inutile, pur sempre un’istituzione. Il fatto è che quelle multe nessuno dei politici destinatari le vuole pagare. Ed è scoppiata una rivolta. Non per l’importo, che comunque non è proprio trascurabile: 93 euro e 40 centesimi. Ma per principio. Lasciamo perdere le pietose giustificazioni che riguardano l’aspetto tecnico del divieto («non lo sapevamo… non ci hanno avvertiti… siamo stati colti di sorpresa…» ): la cosa che colpisce è la sbalorditiva motivazione politica. «Ci risultava che chi avesse cariche istituzionali potesse passare» , ha spiegato al giornale Luisa Serato. Che sta già preparando i ricorsi da presentare alla prefettura, e oggi incontrerà il capo dei vigili che hanno stilato le decine di verbali. Prevedendo le inevitabili critiche, la presidente del Consiglio provinciale ha messo le mani avanti: «Sia chiaro. Non chiediamo privilegi» . C’è da scommetterci. E i privati cittadini multati per aver commesso la stessa infrazione? Il ricorso varrà anche per loro? I riflettori dell’opinione pubblica indignata per i costi, ma anche per la sfacciata arroganza di certi nostri rappresentanti, sono puntati soprattutto sul Parlamento. Ed è comprensibile. Spesso però sfugge quello che accade in periferia, dove la cattiva politica opera indisturbata. Nelle Regioni, nelle Province e in certi Comuni la regola del «tutti sono uguali, ma qualcuno lo è di più» è purtroppo ancora più diffusa. E questo, si badi bene, vale per tutta Italia. Luisa Serato ascolti il nostro consiglio: pagate quelle contravvenzioni, lasciate perdere i ricorsi. Ne avreste soltanto da guadagnare. Sergio Rizzo

Guarda il video del parlamentare della Lega Nord e sindaco di Cittadella Massimo Bitonci con i contestatori del sistema della casta a Roma