Rissa in stazione: Ruzzante, “Dal Pdl solo chiacchiere e intanto gli arrestati sono già liberi”

 

Sulla rissa in stazione di martedì sera dal consigliere regionale Piero Ruzzante riceviamo e pubblichiamo:
“Mentre Conte e Bitonci della Lega Nord (che guida il Ministero degli Interni) e Ascierto e Marin del Pdl (che guida il Governo nazionale) chiacchierano, i tre responsabili della gravissima rissa in stazione sono già liberi.
Uno di loro aveva un permesso per motivi umanitari (quindi un permesso concesso da Maroni) e due erano clandestini e non mi risulta che siano stati espulsi.
Ecco, questa situazione dimostra il totale fallimento delle politiche della sicurezza di Maroni e di Berlusconi.
Nessuno viene espulso, chi viene fermato dalla Forze dell’Ordine (con operazioni molto rischiose) è fuori in poche ore e gira di nuovo per la città. Questo succede sia perché le carceri sono piene e non ci entra più neppure uno spillo, sia perché la legislazione è inefficace e chi ci governa si è guardato bene dal cambiarla per tutelare i cittadini.
Governano la Provincia, la Regione (che ha tagliato i fondi per la sicurezza del 90%, da 9 milioni di euro e poche centinaia di migliaia), il Paese (l’Esecutivo ha tagliato organici e fondi delle Forze dell’Ordine per miliardi di euro) e – invece di spiegare ai padovani cosa intendono fare per garantire l’ordine pubblico – organizzano fiaccolate contro loro stessi.
Neppure su un impegno concreto come la realizzazione della nuova Questura in zona stazione – che garantirebbe una maggiore efficacia dell’azione di contrasto alla criminalità e libererebbe 30 poliziotti da compiti burocratici per impegnarli sul controllo del territorio – Pdl e Lega sono riusciti a fare squadra per produrre fatti utili per la città, al posto delle solite chiacchiere.
Siamo di fronte ad un Governo completamente inerte, impegnato a sopravvivere e a salvare i propri membri dalle inchieste della magistratura.
Finché non andrà a casa i cittadini non avranno alcuna risposta seria, neppure sulla sicurezza, il cavallo di battaglia della Lega, che ha completamente tradito i suoi impegni elettorali”.

Piero Ruzzante