Architettura: riunita a Padova la giuria del premio Cappochin

 

Sono 383 i progetti candidati al Premio internazionale di Architettura “Barbara Cappochin” 2011 che la giuria internazionale, riunita in questi giorni a Padova presso la sede dell’Ordine degli Architetti, avrà il difficile compito di selezionare e valutare per designare i vincitori di questa quinta edizione.
Le opere provengono da ben 36 Paesi: oltre all’Italia, Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Finlandia, e poi Brasile, Messico, Stati Uniti, Israele, Cina, Giappone, Korea, Singapore,…e per la prima volta anche Afghanistan, Tunisia, Sudan, Uruguay, Panama, Norvegia, Malta, Qatar, Canada, Romania, Albania e Vietnam.
Il Premio, tra i più prestigiosi a livello mondiale, si inserisce nella Biennale “Barbara Cappochin”, iniziativa promossa dalla Fondazione “Barbara Cappochin” e dall’Ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Padova insieme al Comune di Padova, è realizzata in collaborazione con la Regione Veneto, l’Unione internazionale degli Architetti e il Consiglio nazionale Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori.

Obiettivo dell’iniziativa è promuovere l’architettura contemporanea di qualità, che oggi più che mai, per rispondere davvero alle esigenze dei cittadini e a un nuovo concetto dell’abitare e del vivere le città, deve saper coniugare la qualità estetica con la funzionalità tecnica e la sostenibilità, in un rapporto rispettoso dell’ambiente e del territorio.

Composta da esperti internazionali, la giuria del Premio dovrà assegnare i quattro riconoscimenti previsti: il “Premio internazionale Barbara Cappochin”, il “Premio speciale al miglior dettaglio architettonico-costruttivo”, il “Premio provinciale” (per opere realizzate nella provincia di Padova); e infine la “Medaglia d’oro Giancarlo Ius”, per gli edifici che impiegano soluzioni innovative sotto il profilo del risparmio energetico e dell’utilizzo di energie rinnovabili. Le opere partecipanti, completate tra luglio 2008 e giugno 2011, sono progetti di architettura residenziale, commerciale, direzionale, mista; pubblica; del paesaggio e, novità di questa edizione, di architettura d’interni.

Come per le altre edizioni, i vincitori saranno proclamati durante la cerimonia ufficiale del 26 ottobre, al Teatro Verdi di Padova. Le loro tavole, insieme a quelle di tutte le opere selezionate dalla giuria, saranno esposte fino al 5 marzo 2012 in piazza Cavour a Padova, sul grande “Tavolo dell’architettura”, la tradizionale “vetrina” della Biennale che porta quest’anno la firma di Michele De Lucchi, designer e architetto di fama internazionale.

Sarà lo stesso De Lucchi assieme allo studio Metrogramma a progettare anche l’allestimento della mostra a Palazzo della Ragione (26 ottobre 2011 – 12 febbraio 2012) dedicata per questa edizione non a un grande dell’architettura contemporanea (nelle passate edizioni ospiti della Biennale furono Botta – 2003, Chipperfield – 2005, Kuma – 2007, Hadid – 2009), ma a un tema di grande attualità: la rigenerazione urbana sostenibile. Sarà il racconto delle esperienze più innovative di riqualificazione e rinnovo urbano in chiave sostenibile di diverse città del mondo. Tre i nodi tematici attorno ai quali si svilupperà la mostra, coerentemente con il documento del Comitato economico e sociale europeo (maggio 2010) “Necessità di applicare un approccio integrato alla riabilitazione urbana”: le sfide della contemporaneità e dei nuovi stili dell’abitare, del lavorare, del vivere e della multietnicità; la sostenibilità mediante l’uso di tecnologie compatibili con l’ambiente; infine, l’integrazione e la continuità con il tessuto urbano esistente, la storia dei luoghi e l’identità locale.

L’esposizione sarà accompagnata da conferenze e tavole rotonde, che approfondiranno in un’ottica interdisciplinare i criteri di applicabilità di un approccio integrato alla riabilitazione urbana. Sono passi che testimoniano la  crescita della Biennale, divenuta negli anni un prestigioso laboratorio di confronto sulla qualità dei progetti di architettura contemporanea e sulle valenze sociali dell’abitare. Tematiche la cui importanza è condivisa fortemente dal Consiglio nazionale degli architetti, tanto da far annunciare al presidente Leopoldo Freyrie che la prossima Conferenza degli Ordini degli architetti sarà eccezionalmente convocata a Padova (anziché a Roma), in concomitanza con l’inaugurazione della Biennale.

Il fine della Fondazione “Barbara Cappochin” è di mantenere vivo il ricordo di Barbara, giovane studentessa della Facoltà di Architettura I.U.A.V. di Venezia, anche attraverso la promozione della qualità nell’architettura. www.barbaracappochinfoundation.net.