Saldi a Padova: partenza senza il botto, ma acquisti a buon livello secondo l’Ascom

 

Anche a Padova e nei centri della provincia la crisi economica, a giudicare dalle prime ore di vendite, non sembra modificare sostanzialmente l’atteggiamento dei consumatori verso i saldi: buona affluenza, nonostante l’avvio coincida con un giovedì lavorativo e non con l’ormai classico sabato e massima concentrazione sui capi di abbigliamento (cappotti, maglioni, pantaloni, giacche, ecc.) e le calzature che, stando alle intenzioni di spesa raccolte nei giorni scorsi, saranno comunque le principali tipologie di acquisti.
“Un rapido sondaggio tra un buon numero di nostri associati in città ed in provincia – ha detto in proposito il vicepresidente dell’Ascom e presidente di Federmoda Padova, Franco Pasqualetti – pur nell’oggettiva difficoltà di poter disporre di dati certi a metà giornata, offre un panorama per fortuna meno negativo del previsto anche se non esaltante. In particolare sembra si confermi la tendenza a comprare ciò che non si è comprato a Natale e a privilegiare i bambini, ma anche i negozi che vendono abbigliamento femminile offrono buone sensazioni”.

La crisi, comunque, che già si è fatta sentire a livello di “anticipo” dei saldi in più esercizi, fa sentire il proprio peso anche sulle percentuali di sconto.
“A differenza degli anni passati – continua Pasqualetti – quando il 30% era la normalità, ora notiamo una maggiore propensione a proporre gli articoli in saldo già con uno sconto del 50%, segno evidente che le vendite di Natale hanno mantenuto gli scaffali piuttosto forniti”.

Infine un commento anche sui “furbetti” che, in occasione dei saldi, commettono qualche irregolarità.

“Da anni – conclude il presidente di Federmoda Ascom Padova – come categorie economiche, in accordo con la Camera di Commercio, abbiamo provveduto a sensibilizzare al massimo gli associati sul valore aggiunto, in termini di serietà, che la correttezza trasferisce sull’intero comparto. Qualche caso isolato, purtroppo, è nella logica delle cose (soprattutto in questi tempi di recessione e di contrazione forte dei consumi), ma è anche vero che, talvolta, dietro una irregolarità, si nasconde semplicemente non un tentativo di raggiro, ma semplicemente una poco attenta applicazione delle normative vigenti”.