Si fa presto a dire accorpiamo tutti nell’Italia dei campanili comodi

 

Era stata presentata come una mossa anticipatrice, una lezione del sindacato alla politica. All’indomani della promessa (poi nemmeno mantenuta) dell’accorpamento delle province da parte del Governo la Cisl di Padova e quella di Rovigo si erano promesse eterno amore e un matrimonio che avrebbe portato solo frutti. E’ finita ancora prima di cominciare verrebbe da dire a leggere questo articolo del Mattino di Padova (clicca qui per leggere l’articolo).
Accuse incrociate tra i due segretari uscenti e una coda di veleni che fa immaginare come non sarà per nulla facile gestire il post congresso, sempre che non ne venga riconvocato uno a brevissimo. 
Micro esempio di come sia difficile passare dalle parole ai fatti quando di mezzo c’è la rinuncia a posti di potere. Chissà cosa succederà poi quando toccherà alle amministrazioni provinciali, alle Camere di commercio ed ai Comuni. La strada è segnata ma per ora gli unici che sembrano percorrerla senza troppi tentennamenti sono i responsabili delle aziende di trasporto pubblico di Padova e Venezia. Ma lì è più “facile”: c’è più politica vera e soprattutto ci sono dei bilanci da far quadrare

Alberto Gottardo