Sigaretta elettronica vs sigaretta tradizionale: fumo e svapo a confronto

 

Una sigaretta elettronica, detta anche e-cig, è un dispositivo a vapore riempito di un liquido aromatizzato in grado di imitare il fumo e la gestualità tipica della sigaretta tradizionale, preservando al tempo stesso la salute dell’utente e di chi gli sta vicino. Oltre a ciò, non lascia odori sulla pelle, in giro, in casa o sui tessuti.
Cercate la sigaretta elettronica che fa per voi e godrete di numerosi benefici. Quali?

 

Le principali 6 differenza tra sigaretta elettronica e sigaretta tradizionale

Continuate a leggere per scoprire le 6 principali differenze che intercorrono fra la sigaretta elettronica e la sigaretta tradizionale.

  1. Combustione vs vaporizzazione. Il fumo fa male alla salute a causa delle numerose sostanze nocive che vengono generate e inalate durante la combustione del tabacco, in primis il monossido di carbonio, ma anche il cosiddetto “tar”, per non parlare poi di altri residui di scarto altamente tossici come quelli derivati dal catrame. Nella sigaretta elettronica invece questo processo non avviene. Il liquido aromatico, contenente (oltre all’aroma) glicole propilenico e glicerina vegetale, viene semplicemente riscaldato producendo vapore acqueo.

Non si può affermare che “svapare” sia completamente innocuo per la salute, ma secondo molte ricerche scientifiche condotte soprattutto nel Regno Unito è stato dimostrato di esserlo molto, molto meno del fumo tradizionale, fino al 95% in meno.

  1. Nicotina del tabacco vs nicotina nel liquido. In entrambi i casi è presente la nicotina, una sostanza psicoattiva che causa un’elevata assuefazione.

La sigaretta tradizionale contiene una dose fissa di nicotina (naturalmente presente nel tabacco) che non può quindi essere controllata se non riducendo direttamente il numero di unità fumate. Nella sigaretta elettronica, invece, il cosiddetto “svapatore” può controllare la quantità di nicotina assunta diluendola nel liquido aromatico, o scegliendo direttamente un liquido già miscelato, e ottenendo in entrambi i modi la quantità adatta alle sue esigenze. Questo dà la possibilità di dosare nel tempo la percentuale di nicotina in modo da ridurla gradualmente ed eventualmente portarla a zero.

  1. Fumare vs svapare. Anche se, come accennato, non è ovviamente la stessa cosa, per molti utenti la sigaretta elettronica funziona bene perché in qualche modo offre un’esperienza simile a quella del fumo classico, cosa che naturalmente non avviene con altri prodotti sostitutivi come i cerotti o le gomme da masticare alla nicotina. Al momento infatti la percentuale di successo di gomme e cerotti è molto più bassa di quella dello “svapo”.
  2. Costo delle sigarette tradizionali vs costo delle e-cig. Non entriamo in questa sede nei dettagli di prezzo, che ovviamente dipendono da numerosi fattori: la marca prescelta, la tipologia di dispositivo usata (a capsule, a serbatoio ricaricabile oppure del tipo “usa e getta”). Un’altra variabile da considerare è, ovviamente, quanto si fuma o si “svapa” nel corso della giornata.

Chiaramente quando si passa alla sigaretta elettronica si effettua un piccolo investimento iniziale che consiste essenzialmente nel kit di sigaretta e ricambi.
Una volta però effettuato e ammortizzato l’acquisto del dispositivo, tra pezzi di ricambio e boccette di liquido, la spesa complessiva mensile per l’utente è decisamente più bassa di quella del fumo, addirittura inferiore del 50% circa.

  1. Restrizioni d’uso. Fumare è proibito nella maggior parte delle aree pubbliche e su tutti i mezzi pubblici. Anche se molti divieti (come quelli delle compagnie aeree) si estendono anche alla sigaretta elettronica, al momento quest’ultima può essere usata in un maggior numero di contesti.

Stiamo parlando ovviamente dell’Italia e, più in generale, dell’Unione Europea, nei cui paesi la legislazione sulla e-cig è molto simile alla nostra. Occorre prestare attenzione, quando si è in viaggio, ad informarsi presso fonti ufficiali (per esempio, il sito Viaggiare Sicuri a cura della Farnesina) sulle disposizioni locali in materia di “svapo”. Si va dalla più totale libertà, come nel caso della Nuova Zelanda, al divieto assoluto (nel caso di pochi paesi come Antigua, Barbados, Venezuela e Uganda), a situazioni intermedie (Austria, Canada, Giappone…) dove la sigaretta elettronica è consentita ma è difficile reperire negozi specializzati dove acquistare i liquidi. In questi casi la soluzione migliore è quella di portare con sé dispositivo e ricambi.

  1. Puzza di fumo vs aroma del liquido. Forse questa è la differenza più evidente per chi sta vicino al fumatore o allo “svapatore”: dall’odore persistente di tabacco bruciato al leggero aroma del liquido della e-cig, che nella maggior parte delle persone non crea disagio e oltre tutto non impregna in modo duraturo gli ambienti.

Finché non esisteranno ricerche scientifiche sugli effetti a lungo termine delle sostanze sprigionate dalla sigaretta elettronica, è comunque consigliabile evitare di usarle al chiuso in presenza di minori e di donne in gravidanza.

Conclusioni

È ormai evidente, se avete avuto la pazienza di leggere fin qui, che nel confronto fra i due prodotti e le due tipologie di fumo la sigaretta elettronica ne esce assolutamente vincente.
Tra minore danno alla salute, costo ridotto, livello di nicotina regolabile e possibilità di fumare senza nicotina, tra maggiore libertà e minor fastidio per chi ci sta intorno, una buona sigaretta elettronica come Terpy, che unisce qualità e design di tendenza, rappresenta senz’altro il miglior modo per smettere definitivamente di fumare.