Signor vicesindaco, faccia attenzione al rischio della supercazzola prematurata

 

C’è solo da stabilire se lo scappellamento è a destra o è a sinistra. Ma la supercazzola dei sensi unici appare ampiamente prematurata.

Si potrebbe sintetizzare così la prima uscita pubblica in veste di assessore alla viabilità di Arturo Lorenzoni, che in veste di delegato alla mobilità ha fornito quintali di carne all’opposizione affamata di un casus belli per promuovere a Forcellini e via Facciolati un referendum che potrebbe portare ad esiti imprevedibili per questa amministrazione. La “variante Lorenzoni” assomiglia, per chi ha buona memoria a quel “ordine del giorno Naccarato” che vent’anni fa diede la stura, abolendo il referendum sul tram chiesto dai consigli di quartiere sul tram, alla tragica sconfitta del 1999 del secondo mandato di Zanonato sindaco. E siccome la storia, quando si ripete, molto spesso si ripresenta in forma di farsa, ecco la supercazzola dei sensi unici. Impossibile per chi è stato invitato alla conferenza stampa in Comune, cavare il ragno dal buco, ovvero sapere quali saranno i sensi unici che verranno modificati e quali quelli che verrebbero introdotti. Insomma, il vago se non il vacuo, continua ad imperare, a primi 100 giorni ampiamente scaduti. C’è chi come Nicola Caporello, ha definito la conferenza stampa una “lezione da aula universitaria”. Ma probabilmente il tempo della teoria è finito da un pezzo e dal professore Lorenzoni più che lectio magistralis o lezioncine supercazzolate la città si aspetta qualche risposta.

Merce rara a leggere lo stato su facebook del professore che scrive:

“La rivoluzione della mobilità sta partendo. In questi mesi sono in via di conclusione i lavori già avviati dalle precedenti amministrazioni che ci consentono di ripensare la gestione dei flussi. L’apertura del sottopasso di via Bezzecca, ad esempio, prevista per il 16 ottobre offre l’opportunità di impostare con maggiore scorrevolezza i flussi in entrata e in uscita per il centro cittadino. Ma mobilità sostenibile in particolare significa attivarsi per ridurre i tempi di percorrenza. Nella redazione del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, che abbiamo già avviato e che attualmente è in corso, sono allo studio delle modifiche alla viabilità che permetteranno di evitare quelle congestioni che hanno un costo sociale così alto, sia in termini di tempo che i cittadini si trovano a perdere imbottigliati nel traffico, che per le emissioni inquinanti”.

Come se fosse antani.

 

Alberto Gottardo