Un fiume di denaro dall’Italia alla Cina stroncato dalla guardia di finanza

 

La guardia di finanza di Padova ha sgominato una organizzazione cinese che portava all’estero un fiume di denaro. I finanzieri hanno denunciato  5 persone per riciclaggio.
Il trasferimento del denaro avveniva tramite passeggeri in transito all’aeroporto “Marco Polo” di Tessera, Venezia.
Gli uomini al comando del colonnello Ivano Maccani hanno iniziato a ricostruire l’organizzazione dopo aver fermato una cittadina cinese in partenza per Monaco di Baviera con una somma in contanti di 250 mila euro. I militari della Guardia di Finanza hanno scoperto che il denaro era provento della vendita di marchi contraffatti commercializzati da società riconducibili al nucleo familiare della donna.
I successivi approfondimenti di polizia economica finanziaria hanno  permesso di ricostruire un giro di fatture false per almeno un milione di euro e appurare l’importazione di merce in contrabbando per una somma pari a 300 mila euro.
Continua la lotta della Guardia  di  Finanza di  Padova anche sul fronte del contrasto del  mercato del falso, della circolazione di prodotti pericolosi e delle transazioni sospette di denaro.
L’ultima operazione delle fiamme gialle al comando del colonnello Ivano Maccani ha portato al sequestro di 150 mila prodotti contraffatti e non conformi alle normative di riferimento tra giocattoli e materiale  elettrico “made in China” ed alla denuncia di 3 cittadini cinesi – tutti titolari di aziende nella zona industriale di Padova – per contraffazione e ricettazione.