Un gatto in adozione e una storia di piccola malasanità veterinaria (con lieto fine)

 

Da Katuscia Righetto riceviamo e pubblichiamo il racconto di un complicato salvataggio di un gatto che ha bisogno di una casa. Si trova all’ambulatorio veterinario San Domenico, è castrato. Sarebbe bello che qualcuno lo adottasse. (il gatto è quello nella foto qui a fianco, per info mandate una mail a [email protected]).

Katuscia Righetto scrive: “domenica sera verso le 20.30 mi trovavo a percorrere la nuova statale che porta da Piove di Sacco a P adova; la fitta nebbia non aiutava ad una visibilità immediata, anzi se devo dirla tutta, impegnava non poco il guidatore a restare concentrato….ovviamente la velocità con la quale procedevo era limitata ma fortunatamente necessaria per vedere,  circa 200 mt prima dell’uscita per Liettoli, S.Angelo di Piove etc… nella striscia bianca della corsia d’emergenza, un gatto probabilmente investito poco prima da qualche guidatore non curante poi di sincerarsi delle condizioni dello stesso.
Resami conto che la testa del micio era sollevata da terra non ho esitato neppure un secondo a tornare indietro per soccorrere il malcapitato ,una volta arrivata davanti a lui ho capito da subito che si doveva intervenire tempestivamente, perdeva sangue dalla bocca e le zampe posteriori sembravano paralizzate, respirava affannosamente per un’insufficienza cardiaca causata dal trauma e dalla paura…la prima cosa che mi è venuta in mente è stata quella di chiamare l’Ulss veterinaria di Selvazzano infatti dopo aver cercato su internet il numero di telefono ho repentinamente formato il numero dove a rispondere c’era una segreteria telefonica che oltre a dare gli orari di apertura e di chiusura del centro veterinario forniva un numero di cellulare per le urgenze…ho composto il seguente numero 3455572449 dove dopo qualche squillo mi risponde un uomo al quale spiego la situazione d’emergenza che si trova a vivere questo micio; la risposta non è stata delle più confortanti, perchè questo signore, che non credo fosse un veterinario, mi rispondeva che lui poteva anche recarsi nel luogo dell’accaduto per vedere come stava il gatto ma poi me lo sarei dovuta portare a casa perchè lui non poteva farci nulla. Arrabbiata gli ho praticamente chiuso il telefono in faccia perché la mia priorità era tenere in vita il micio e questa risposta mi ha davvero indisposta, allora ho chiamato il mio veterinario che si trova a S. Domenico il quale mi esorta a far salire in auto il gatto per portarlo in ambulatorio quanto prima…..l’ambulatorio veterinario S. Domenico ha provveduto nell’immediato a dare amorevoli cure al micio, anzitutto sono intervenuti con antidolorifici e ossigeno per facilitare il micio a respirare meglio e allentare il dolore, hanno fatto tutti gli accertamenti del caso, radiografie e quant’altro ed hanno voluto monitorare la situazione del malcapitato per alcuni giorni.
Devo ringraziare veterinari come loro che capendo la situazione ed il mio gesto d’amore verso gli animali mi sono venuti incontro con i costi del pronto intervento e tutto quello che ne ha conseguito. Mi chiedo come sia possibile che una città come Padova, capitale del Nord Est per sevizi e commercio, non sia in grado di avere una struttura sanitaria pubblica che intervenga gratuitamente 24 ore su 24 quando un cittadino si prodiga a soccorrere un animale, come mi è successo. Ricordo comunque che i gatti ed i cani sono animali tutelati dalla legge soprattutto i gatti, quindi sarebbe un vero atto di civiltà dare loro più rispetto. Adesso quello che più m’interessa è che il micione torni a casa sua, dalla sua famiglia che sicuramente lo sta cercando. Ho fatto un tentativo il giorno dopo l’accaduto a Liettoli suonando parecchi campanelli ma senza successo…chiedo a voi di darmi una mano affinchè venga sensibilizzato chi di competenza. Grazie per l’attenzione datami.