Vivere di Facebook: i casi di Lercio.it e “Il milanese imbruttito” studiati dall’università di Padova

 

Come è possibile far entrare 3 milioni e mezzo di persone nell’Aula Nievo di Palazzo Bo? Sabato 21 ottobre, a partire dalle 15.00, il giornalista freelance Cesare Granati ci proverà con «Vivere di Facebook. Faccio cose e vedo gente… al tempo della rete»: nella sede storica dell’Università di Padova, DIGITALmeet 2017 metterà a confronto Il Milanese Imbruttito, Casa Surace e Lercio.it. Più che tre pagine Facebook, tre produttori digitali che ogni giorno fanno community, spettacolo e controinformazione attraverso il social network più famoso del mondo.

Gianni Potti, Presidente di Fondazione Comunica e Founder DIGITALmeet, apre il festival al pubblico di Facebook: #DM17 diventa così momento di confronto e dibattito tra i protagonisti della Rete, milioni di persone che ogni giorno cambiano il mondo digitale nel quale tutti noi dobbiamo muoverci. Gli esperti, il Professor Luca De Pietro dell’Università di Padova e il Professor Fabrizio Panozzo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, incalzeranno le web star presenti per spiegare e far capire che dietro ad ogni successo (anche se fa ridere) c’è sempre lavoro e competenza.

A partire dalle 15.00, gli ospiti racconteranno cosa significa per loro «Vivere di Facebook» attraverso i contenuti che producono ogni giorno: spiegandoli e capendo la loro genesi, sarà possibile individuare le azioni da compiere per smettere di essere utenti e diventare produttori digitali. L’evento propone tre focus sulla produzione dei contenuti con il mezzo dell’ironia, la gestione della community e il passaggio alla dimensione dell’impresa; gli ospiti sono Tommaso Pozza e Marco De Crescenzio per Il Milanese Imbruttito, Alessio Strazzullo e Andrea Di Maria per Casa Surace, Andrea Sesta e Vittorio Lattanzi per Lercio.it.   

“Incontrare i professionisti che da utenti sono diventati produttori digitali – spiega Cesare Granati – è il modo migliore per capire come vivere di Facebook, trasformare il medium più popolare nel mondo in un luogo di lavoro. Le caratteristiche comuni, le differenze sostanziali disegnano un mercato con un immenso spazio competitivo e un potenziale sul piano occupazionale che va affrontato nel luogo dove la creatività si trasforma in competenza: l’accademia, l’Università.”