Zanon attacca la sinistra: troppe contraddizioni sulla droga

 
Riceviamo e pubblichiamo: 
Mentre il Sindaco Zanonato emette una ordinanza che prevede multe nei confronti di chi detiene sostanze stupefacenti e le consuma il Dipartimento di Brusegana si schiera operativamente con gli antiproibizionisti adottando una linea totalmente in contrasto con le Direttive Nazionali e Regionali.Queste sono le contraddizioni della sinistra a Padova”Cosi il Consigliere Regionale Raffaele Zanon a commento della prima multa comminata per consumo anella Citta del Santo.Secondo l’esponente di AN che ha già depositato un atto ispettivo in Regione “Il Dipartimento per le Tossicodipendenze della ULSS 16 di Padova risulta essersi posto tra i primi firmatari del documento di Forum Droghe (movimento per i diritti contro la proibizione) mettendo in evidenza la propria appartenenza politica in netto contrasto con le politiche sanitarie regionali e nazionali”Come se ciò non bastasse- aggiunge Zanon -sembra che il direttore del SerT, dott. Marcomini, appartenente alla segreteria scientifica di Forum Droghe (che annovera tra i sostenitori e firmatari della lettera prima citata anche Susanna Ronconi), sostenga le “multe” come tassa di scopo, chiedendo che i proventi vadano direttamente investiti o indirizzati alle attività di prevenzione che spettano guardacaso al Dipartimento stesso.Una serie di contraddizioni che vengono esaltate dalla costituzione di un un tavolo permanente per studiare il fenomeno e le sue soluzioni composto unicamente dai Giovani Comunisti, Rifondazione Comunista, PDCI, Sinistra Democratica, Partito Democratico e Partito Socialista. La scelta dei responsabili del dipartimento appare essere rappresentativa solo di una parte della visione politica sulle droghe, nel senso antiproibizionista, permissivo e a favore dell’abolizione dell’attuale legge Fini-Giovanardi. Risulta del tutto evidente che l’ordinanza del sindaco ha più un valore propagandistico che concreto dato che sul fronte della prevenzione all’interno del SerT di Padova non si siano sviluppate sezioni di natura prettamente riabilitativa sul piano sociale privilegiando prevalentemente la risposta farmacologica per l’utenza. C’è da chiedersi, conclude Zanon, come possa una famiglia padovana inviare il proprio figlio presso i servizi del SerT di Padova, conoscendo la filosofia che sottende l’azione dei dirigenti del Dipartimento.