Legge bavaglio, Padova invasa dai post it

 

“Padova si è svegliata trovando tanti post-it affissi per le vie della città a ricordare che sta per essere approvata l’ennesima legge liberticida del ventennio berlusconiano: nel pomeriggio infatti è attesa la votazione alla Camera della legge sulle intercettazioni, tanto voluta dal Premier e dalla sua cricca”. Questo l’incipit del comunicato dei giovani del centrosinistra padovano che qui di seguito pubblichiamo integralmente. 
“I post-it gialli, attaccati nella notte dai Giovani Democratici e i Giovani di Sinistra ecologista e libertà, vogliono essere tanti promemoria, tante frasi per evidenziare i vari lati oscuri della legge: dal bavaglio all’informazione on-line dei bloggers ai limiti odiosi ed ostativi per i magistrati e per le loro indagini, ai “filtri” messi tra giornalista e verbali delle intercettazioni che minano il libero diritto di cronaca.
L’Italia, a detta dei promotori dell’iniziativa, ha bisogno di promemoria continui, post-it che ricordino ai cittadini il peso reale che corruzione ed illegalità hanno sulla nostra società e sulla nostra economia.
Matteo Corbo (consigliere provinciale e segretario dei Giovani Democratici): “La legge suelle intercettazioni voluta da Berlusconi è doppiamente negativa, perchè imbavaglia la stampa punendo i giornalisti che pubblicano le intercettazioni e perchè limita la possibilità per i Magistrati di intercettare i sospettati. Per questo noi non finiremo mai di manifestare il nostro dissenso. Berlusconinon riuscirà a farci stare zitti”.

Marco Concolato (Giovani Democratici): “Tralasciando le gravissime conseguenze sul piano morale e sociale, l’impatto economico di corruzione ed evasione è devastante. Nello specifico si parla di una tassa occulta sui 60 miliardi di euro che annualmente pesa sul nostro Paese, solo per quel che riguarda la corruzione. L’evasione provoca poi un mancato gettito di altri 100 miliardi di euro”.
Mariateresa Di Riso (Sinistra Ecologia Libertà): “‘Il vero ‘bavaglio’ si mette alle indagini: solo 75 giorni per le intercettazioni con tetto massimo di spesa e ben tre giudici per concederle, affinché le scomode verità giudiziarie sulle stragi, sui depistaggi, sulle sciagurate contiguità tra Stato e mafie rimangano sepolte e la ‘seconda Repubblica’, nata dal sangue di quelle stragi, continui a garantirsi privilegi e impunità.”

ADERISCONO E PARTECIPANO ALLA PROTESTA: GIOVANI DEMOCRATICI, SINISTRA ECOLOGISTA E LIBERTA’, PARTITO DEMOCRATICO, ITALIA DEI VALORI, RIFONDAZIONE COMUNISTA, COMUNISTI ITALIANI, FABBIRCA DI NICHI, STUDENTI PER E RETE DEGLI STUDENTI MEDI”

 


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