Spritz all’Aperol contraffatto: nove baristi nei guai a Padova

 

Spritz contraffatti. Succede a Padova, proprio dove venne fondata la Aperol, azienda che lo spritz, il cocktail diffuso in tutto il mondo lo ha inventato. Ed a contraffare lo spritz spacciando per Aperol un intruglio che nulla centra con il distillato di mandarino erano baristi padovani doc. Nove sono stati denunciati ieri sera dalla Guardia di finanza di Padova per frode in commercio, consistita nello spacciar come spritz all’Aperol un cocktail che invece aveva solo intrugli colorati scadenti al proprio interno. Surrogati del celebre liquore, simili per consistenza cromatica, olfattiva e gustativa, ma decisamente più economici dell’originale bevanda che – secondo la tradizione – viene, poi, allungata con selz e vino bianco.
Diverse le modalità di perpetrazione dell’inganno: c’era il barista che mesceva lo spritz attingendo direttamente dalla bottiglia di succedaneo, e quello, invece, che aveva travasato nella bottiglia originale di Aperol il liquore di sottomarca. Univoca, in ogni caso, la descrizione nel listino del locale: Spritz all’Aperol. Effettuate le dovute verifiche, per i titolari dei 9 bar colti a praticare il trucchetto è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Padova per frode in commercio. Nelle maglie del blitz, come accennato, sono finiti anche alcuni esercizi particolarmente noti e frequentati dal popolo delle Piazze. Tra gli abituali avventori, non saranno molti quelli felici di sapere che nel loro aperitivo preferito, in realtà, non veniva servito affatto l’ingrediente base per definizione, ma un suo succedaneo. Per inciso, grazie allo stratagemma, i gestori si assicuravano un guadagno esponenzialmente più elevato, poiché il costo medio di un liquore di sottomarca è pari a circa il 50-60% in meno rispetto alla bottiglia di prodotto originale (3,50/4 euro contro i 9/10 euro dell’Aperol).
Nel corso dell’intervento, sviluppato durante la serata del mercoledì universitario, ma in modo da non creare turbative tra la clientela dei bar, sono stati effettuati anche controlli in materia di scontrino fiscale e lavoro nero.