Ronde a Montegrotto, il paese dove il sindaco si è dimesso a causa delle tangenti sullo sfalcio delle aiuole pubbliche, il problema sono i profughi?

 

Mi è venuta la pelle d’oca quando ho letto lo stato su facebook del coordinatore delle terme di Fratelli d’Italia “Lele” Roncolato. Scrive su facebook, con un certo orgoglio: “Anche questa mattina i profughi sono scappati e ne abbiamo bloccato solamente sette e accompagnati al comando di polizia locale di Montegrotto. Non se ne può però più”.  
Puzza di ronde l’affermazione che spero non sia vera, ma solo una spacconata. Puzza di caccia al profugo. Un odore che speravo di non dover mai sentire in una terra, il Veneto, che ha saputo cosa vuol dire essere trattati come cani solo perchè si viene da un altro Paese. Spero che i carabinieri e la Procura della Repubblica facciano presto chiarezza su quanto accaduto, o che almeno si racconta sia accaduto, a Montegrotto. Perchè l’idea che un gruppo di persone ne prenda delle altre per un braccio e le porti al comando della polizia municipale, senza avere nessun titolo per farlo, sa di squadraccia e dovrebbe far vergognare, ma è anche in ipotesi un reato o forse due. sicuramente è ipotizzabile la violenza privata, in subordine forse anche il sequestro di persona. 

Che questo atto venga poi da chi, come lo stesso Roncolato, esponente di Fratelli d’Italia, ha sostenuto la maggioranza liquefattasi causa tangenti a Montegrotto fa quantomeno tristezza. Quello che scrive di aver fermato per strada persone che fino a prova contraria non si sono macchiate di alcun reato è lo stesso che  chiedeva a Massimo Bordin, indagato per tangenti, di restare a fare il sindaco a Montegrotto dopo l’arresto di un suo assessore, beccato in flagranza di reato mentre prendeva denaro per un affidamento diretto sullo sfalcio dell’erba di alcune aiuole. (Guradare al minuto 1.30 di questo servizio di ReteVeneta credo sia istruttivo). Roncolato mi conosce, ha il mio numero di telefono, e mi ha chiamato dicendomi cose del tipo “abbiamo fatto un’opera di carità cristiana”. Proprio una bella maniera di tirare in ballo il Vangelo.  

Alberto Gottardo