Museo della medicina: nuova offensiva politica in città della presidente Degani

 

Barbara Degani apre un nuovo fronte di dibattito in città: quello sul museo della medicina, un’opera travagliata che Padova aspetta da almeno dieci anni. La Provincia di Padova ha speso poco meno di 8 milioni di euro per restaurare l’antica struttura di via San Francesco 104. Ora si cerca il soggetto che si occuperà di gestire l’immobile e il Museo. L’avviso è stato pubblicato sull’albo pretorio della Provincia. Le domande dovranno pervenire entro le 12 del 28 febbraio nella sede della Fondazione museale in piazza Bardelle alla Stanga. Le offerte saranno giudicate da una commissione tecnica nominata subito dopo la scadenza dei termini per l’invio delle domande.
Intanto la presidente della Provincia Barbara Degani è entrata nel dibattito circa l’opportunità di affidare ai privati la gestione museale. In particolare la presidente Degani ha risposto all’ex consigliere provinciale Elio Armano.
“È bello sognare ad occhi aperti, ma ricordo che le nozze con i fichi secchi non si fanno. L’immobile di via San Francesco è pronto e abbiamo già versato poco meno di 8 milioni di euro. Se non si vuol rischiare che le serrande restino abbassate per molto tempo ancora, vanificando un investimento così impegnativo, serve la compartecipazione del privato nella gestione. È una pia illusione continuare a pensare che il pubblico, con i tempi che corrono, possa riuscire da solo a gestire il Museo della Medicina, senza affiancare all’iniziativa uno spirito anche commerciale. In ogni caso la decisione di bandire una gara per la gestione privata non è mia, ma del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Musme di cui fanno parte il Comune, la Provincia, la Regione, l’Azienda Ospedaliera e l’Università”.
“Se vogliamo quindi onorare l’investimento fatto – ha concluso la presidente Degani – il Museo della Medicina deve diventare un luogo della cultura capace di generare reddito e auto-gestirsi, non l’ennesima bocca da sfamare con risorse pubbliche ormai esaurite”.