Alluvione a Padova: 35 milioni di danni solo al comparto dell’agricoltura

 

Ammontano ad oltre 35 milioni di euro i danni provocati dall’alluvione all’agricoltura padovana. Questa la stima elaborata oggi da Coldiretti Padova insieme all’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura ed alle altre organizzazioni agricole, nella quale sono comprese le perdite relative ad abitazioni, allevamenti, coltivazioni, strutture e mezzi. Un bilancio pesantissimo che coinvolge quasi un migliaio di imprese agricole nelle aree colpite lungo il corso del Bacchiglione e nella Bassa Padovana.

A questo si aggiungono gli ingenti danni causati dall’alluvione al sistema idraulico della nostra provincia. “Sentiti gli amministratori dei quattro Consorzi di Bonifica che insistono sulla nostra provincia – spiega Marco Calaon, presidente di Coldiretti Padova – sono 8.900 gli ettari interessati dagli allagamenti. Per garantire gli interventi urgenti alla rete dei canali e delle strutture di governo delle acque serviranno almeno 16,7 milioni di euro, ai quali però se ne aggiungono altri 74,8 milioni per finanziare gli interventi strutturali ormai ritenuti indispensabili a garanzia della sicurezza idraulica del nostro territorio. Somme indispensabili per salvaguardare l’attività agricola e, più in generale, l’intero territorio. Come abbiamo drammaticamente constatato in questi giorni se il delicato equilibrio fra terra e acqua salta le conseguenze sono pesanti. Se vogliamo evitare che disastri del genere si ripetano è opportuno destinare senza ulteriori indugi le risorse necessarie per la sicurezza idrogeologica della nostra regione e avviare un concreto piano di intervento e programmazione”.

Sul fronte aziendale Coldiretti Padova, nell’apprezzare l’impegno tempestivo del Governo, chiede adeguate misure a sostegno dell’attività delle imprese agricole in grave difficoltà e agli imprenditori agricoli che si sono visti spazzare via la propria attività.

“Non c’è tempo da perdere. – spiega Walter Luchetta, direttore di Coldiretti Padova – Oltre alle attese dilazioni delle scadenze fiscali e previdenziali, è necessario intervenire tempestivamente anche sul fronte del credito con una apposita moratoria che sospenda per un anno le rate dei mutui in essere e del rientro dei prestiti di conduzione. A questo si dovranno aggiungere tutte le misure per permettere alle aziende l’accesso al credito agevolato per gli indispensabili ed onerosi interventi di ristrutturazione e di ripristino dell’attività.

Ovviamente non ci sarà spazio per i furbi. – conclude Luchetta – Le azioni dovranno essere mirate ed orientate esclusivamente alle aziende agricole che hanno effettivamente subito danni documentabili. Stiamo raccogliendo tutte le informazioni utili per stilare un elenco dettagliato delle imprese da sostenere”.