Confindustria Giovani Padova scommette sulle idee di impresa con Rebound

 

Sono già nove le start up manifatturiere e delle nuove tecnologie adottate da Confindustria Padova nell’ambito del progetto Start Me Up per creare la “filiera della nuova impresa”: iscrizione gratuita per 24 mesi, utilizzo di tutti i servizi associativi, formazione e consulenza agevolata e l’opportunità di accedere al network delle imprese senior per favorire “contaminazioni” innovative e partnership. Tre sono spin-off di Università di Padova e Cnr: Siltea produce nanoprotettivi per vetro e materiale silicato per il settore beni culturali, arte e industria, Expin dedicata al testing e controlli strutturali in ingegneria civile e beni culturali, Mivoq ha inventato il software che sintetizza la voce riproducendo le emozioni.

Le altre sono nate dall’autoimprenditorialità o in incubatori privati e spazi di co-working: Adaptica specializzata nelle applicazioni di tecnologie avanzate di ottica adattiva, ElleEmme Medical Division che realizza protesi e dispositivi medici in titanio di nuova concezione, Atman comunicazione digitale e full-commerce, Preventivalo piattaforma online per la domanda/offerta di servizi professionali, Drawlight ologrammi, proiezioni mappate e realtà aumentata, Technip produce pannelli sandwich isolanti. Sono la spia di una vitalità imprenditoriale nei settori del futuro, confermata dall’ottavo posto di Padova in Italia con 56 start up innovative (secondo i parametri del Decreto Crescita 2.0 179/2012). Da consolidare per dare spazio all’innovazione e rovesciare la curva negativa delle imprese guidate da under 30 (-20,9% dal 2009).

Si inserisce in questo percorso la terza edizione di Rebound, la competition start up promossa dai Giovani Imprenditori di Confindustria Padova in collaborazione con Fòrema e Loft Consulting, il patrocinio di On Space e dell’incubatore Start Cube dell’Università di Padova, per selezionare nuove idee d’impresa di under 35 e favorirne l’incontro con il venture capital. Rebound punta a creare competenze innovative orientate ai futuri bisogni del mercato e a sostenere start up nei settori agrifood, cleantech, home automation, ovvero agroalimentare, tecnologie sostenibili e automazione domestica; prodotti e servizi innovativi per la salute (bio e med-tech); social innovation; industrial (materiali e processi industriali innovativi); Expo 2015 (promozione made in Italy); prodotti e servizi digitali di alta valorizzazione economica.

«La scelta fatta un anno fa di essere la “casa” associativa delle start up e di incoraggiare nuove idee d’impresa ad alto potenziale di crescita con iniziative come Rebound, sta dando risultati sorprendenti – dichiara il presidente dei Giovani di Confindustria Padova, Rodolfo Cetera -. Negli anni della peggiore disoccupazione giovanile, molti hanno trovato l’energia per provare a mettersi in gioco con nuove idee e nuovi modelli d’impresa. È un impegno che va puntellato a tutti i livelli, dallo Stato alla Regione, dalla semplificazione al rendere strutturali gli incentivi alle start up, obiettivo a quanto pare saltato nel pacchetto competitività. Un controsenso per un governo a trazione innovativa come quello Renzi, su cui chiediamo un ripensamento. I fondi europei 2014-2020, in particolare, potrebbero essere cruciali per sostenere l’avvio e soprattutto il consolidamento di nuove imprese».

REBOUND: INTERCETTATE 160 IDEE D’IMPRESA. NUOVO BANDO FINO AL 25 LUGLIO. È possibile partecipare al nuovo bando di Rebound entro il 25 luglio compilando la scheda su www.confindustria.pd.it/rebound. Ci sarà tempo fino al 10 settembre per presentare i progetti che saranno valutati da una commissione di esperti, imprenditori, manager e professionisti. Le 8 migliori idee d’impresa accederanno al percorso formativo “European Startuppers” sulla gestione aziendale e il business development per trasformare le idee in piani d’impresa da sottoporre a business angels, venture capitalist, imprenditori e manager disponibili a investire quote di capitale nelle start up. Nelle prime due edizioni Rebound ha intercettato 160 nuove idee d’impresa di 400 giovani e permesso a 14 progetti innovativi di essere presentati al giudizio degli investitori. Di questi, uno è stato finanziato da un business angel di Ban Veneto, due sono stati incubati da H-Farm, tre si sono già costituiti in società e altrettanti lo stanno facendo.