Doping a minorenni: la guardia di finanza di Padova arresta l’ex preparatore atletico dei ciclisti serbi Aleksandar Nikacevic

 

dopingE’ stata scoperto anche il caso di una ragazzina di 16 anni che veniva portata dal papà in uno studio medico dove le praticavano flebo dopanti nell’ambito dell’operazione della guardia di finanza di Padova “ Via col doping”, con al centro i più disparati personaggi che navigano nelle acque torbide del doping sportivo, come un cicloamatore fornitissimo di aiuti chimici conosciuto nell’ambiente con il soprannome di “Furia”:  era in grado di fornire sostanze dopanti, e precisamente “due coppie di ruote”, a diversi atleti appassionati di ciclismo.

Intercettazioni audio-video presso uno studio medico, hanno permesso di evidenziare l’effettuazione di pratiche dopanti (emotrasfusione con ozono terapia arricchita con farmaci di varia natura) anche su soggetti minorenni “curati” con il consenso dei genitori.
Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Padova, sono emersi anche i nomi di direttori sportivi, ciclisti professionisti e medici, tutti indagati per contrabbando e ricettazione di farmaci dopanti tra cui il  “C.E.R.A.” – acronimo di “Continuous erythropoietin receptor activator” (cioè attivatore continuo del recettore dell’eritropoietina a livello renale) l’eritropoietina, la somatotropina, l’IGF, l’insulina, il testosterone, steroidi ed anabolizzanti di vario tipo, la gonadotropina, corticosteroidi ed altri prodotti utilizzati per l’ effettuazione di pratiche dopanti .
Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita nei confronti di  Aleksandar Nikacevic (ex Commissario Tecnico della nazionale serba di ciclismo ed attuale Direttore Sportivo del settore ciclismo del “Partizan” di Belgrado), individuato come colui che avrebbe fornito farmaci dopanti a ciclisti professionisti e dilettanti in Italia.
Il caso più recente è quello di un ciclista, che si è fatto trovare con l’insulina nascosta sotto il letto della sua camera d’albergo alla vigilia del Campionato Italiano professionisti su strada svoltosi ad Imola nella giornata del 28 giugno 2009.
I soggetti emersi nell’ambito dell’operazione denominata “Via col doping”, sono risultati essere perlopiù di origine italiana e possono essere suddivisi in “vari gruppi criminosi”,  ma tutti dediti allo stesso disegno.
Alle indagini ha dato un apporto rilevante il sequestro di nr.11 fiale di eritropoietina omeopatica rinvenute nell’abitazione di un inquisito. Le successive perquisizioni, nel mese di maggio 2009, presso la sede della Casa farmaceutica produttrice e le diverse farmacie che le distribuivano sul territorio nazionale, hanno permesso:
– nell’azienda farmaceutica di sequestrare 83 flaconi contenenti la diluizione madre e il principio attivo originario di eritropoietina e della somatotropina, che avrebbero consentito la illecita produzione e commercializzazione di complessive 10.000 fiale di analoghi farmaci dopanti in assenza di notifica all’A.I.F.A.;
– nelle farmacie di rilevare la vendita di tali farmaci dopanti – che da analisi di laboratorio sono risultati privi di principio attivo apprezzabile delle sostanze madri – senza alcuna prescrizione medica e piano terapeutico.