Gli amici difendono Tommaso Bertagnin

 

Riguardo all’arresto di Tommaso Bertagnin riceviamo e pubblichiamo.
Scrivo queste poche righe con la speranza di essere sintetico ed incisivo, con l’intento di far arrivare questo messaggio il più possibile nel cuore di chi lo leggerà e di convincerlo a condividerlo con chi riterrà sensato farlo.

Oggi leggo su un quotidiano di un fatto che mi lascerebbe indignato, se per puro caso non conoscessi una delle parti in causa meglio di quello che è nelle possibilità di un qualsiasi lettore: Tommaso Bertagnin, uno dei miei più cari amici da molti anni, accusato del tentato omicidio di un pubblico ufficiale. Voglio raccontare di quello che “Tommi” è per me e per altri ragazzi che conosco, l’unica premessa che sento abbia senso fare: ci siamo trovati al Liceo, in quegli anni un po’ insicuri dell’adolescenza abbiamo velocemente legato in maniera molto forte perchè vedevamo l’uno nell’altro un compagno degno di fiducia. Portata a compimento quella fase delle nostre vite, abbiamo intrapreso percorsi formativi diversi che ci hanno portato a molti chilometri di distanza; nonostante ciò, diversamente per quanto accade con la maggior parte delle amicizie del Liceo, è venuto naturale ad entrambi continuare a contattarsi, a vedersi quando possibile ed a frequentarsi “virtualmente”: abbiamo continuato a crescere ognuno sulle sue gambe, ma senza mai rinunciare alla possibilità di confrontarci. La parte più importante di un’amicizia vera.
Recentemente ho avuto inoltre modo di coinvolgere Tommaso in collaborazioni occasionali per l’azienda presso cui sono dipendente: nonostante la mia posizione subordinata, soggetta a valutazione da parte dei miei titolari, non ho avuto mai un dubbio sul mio suggerimento, perchè sicuro di proporre una persona coscienziosa e professionale, qualità che in Tommaso ho visto maturare con più decisione che in molti altri. Come ero sicuro, la sua prestazione lavorativa è stata notevolmente apprezzata: il mio ed il suo operato insieme hanno portato al completamento di un progetto impegnativo e di ampio respiro, con grande soddisfazione di entrambi, creando un precedente positivo che ha determinato un seguito nella collaborazione per tale agenzia. Sono orgoglioso di essere un amico per Tommaso, difenderò il nostro rapporto qualsiasi cosa accada perchè lui è stato un’influenza importante per l’uomo che sono diventato e so che altrettanto sono stato io per lui. Ora continua ad essere per me un riferimento umano nel quale ri-vedersi e ri-valutarsi, perchè trovo in lui molta bontà e semplice sincerità, così come sono sicuro che tutti i suoi numerosi amici, compagni di studi e colleghi di lavoro colgano il lui le medesime qualità. Quello che mi sento di affermare, per concludere, è che Tommaso è una persona come me, come tutti: soggetto alla paura, al dubbio, alla possibilità sbagliare e fare una valutazione errata se messo in condizione di pressione e disagio, ma ha una coscienza forte, forse più forte di quella di molti, che mai gli avrebbe permesso di decidere di nuocere volontariamente ad un altro essere vivente.
Escludo con il cuore e la ragione che Tommaso Bertagnin possa aver mai pensato di prendere la vita di un altro uomo e mi rendo disponibile a portare la mia testimonianza a chiunque, anche in contesto ufficiale.

Enrico Baracco