Handicap, disabilità e comunicazione: se ne discute all’Orto botanico

 

“Handicap, disabilità, il ruolo dell’informazione” è il titolo dell’incontro che si terrà domani 4 ottobre alle ore 14.00 in Aula Emiciclo dell’Orto Botanico, via Orto Botanico 15 a Padova e al quale partecipano Rosario Rizzuto, Rettore dell’Università di Padova, Laura Nota, delegata del Rettore per l’inclusione e la disabilità, Soresi Salvatore, professore di Psicologia, Francesca Martin, responsabile di redazione di disabili.com, Giuseppe Trieste, Presidente FIABA, Nicola Maria Stacchietti, ufficio stampa FIABA e i giornalisti Daniela Boresi e Andrea Alba.
Sensazionalismo, pietismo o buonismo dal un lato, semplicemente giornalismo dall’altro. Come si comunica la nuova classificazione delle disabilità promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità?

«L’Università di Padova ritiene fondamentale»  sottolinea Laura Nota, Delegato per l’Inclusione e la disabilità «che si punti alla costruzione di una cultura inclusiva attenta alle diversità, o meglio alle unicità delle persone, capace di valorizzare i punti di forza, di aiutare le persone a dare il meglio di loro stesse, di promuovere la pratica di una serie di virtù, come la gentilezza, la creatività, il coraggio, la gratitudine. Per questo è necessario puntare su un ‘linguaggio inclusivo’ che rifugga dalle forme di etichettamento e che, anche tramite i media, ci aiuti a coltivare contesti sociali in grado di evolversi nel rispetto delle persone facendo fiorire valori di equità e di reciprocità. In questa ottica» conclude Laura Nota «si inserisce pure il progetto del ‘Manifesto per l’Inclusione’ che, coinvolgendo più di seicento persone, ci ha permesso di mettere in risalto le caratteristiche che dovrebbero avere i contesti inclusivi, le attività, azioni ed iniziative che si considerano necessarie per favorire e monitorare l’inclusione e i propositi e gli impegni che i firmatari del manifesto intendono assumersi in prima persona per promuovere sempre più, nei propri ambienti di vita e di lavoro, l’inclusione, per rimuovere ostacoli e barriere, per ricercare collaborazioni ed alleanze».

Secondo il Presidente di FIABA Giuseppe Trieste al centro ci deve essere la persona: «È davvero cinico il modo in cui alcuni giornali pur di racimolare click o pubblicità sparino a zero sulla condizione psicofisica delle persone. Ricordo quel titolo “Le tre cicciottelle sfiorano il miracolo olimpico” che ha fatto discutere mezza Italia, ma quotidianamente le persone vengono rappresentate nei giornali in modo poco consono. Stiamo provando ad alzare un argine».

«La Convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità ha completamente e definitivamente cassato la parola “handicap”: quella parola che era stata intesa come liberatoria dai colleghi negli anni ’80, perché li sollevava da esprimere un giudizio – in quanto anglicismo veniva recepito come distante» afferma Nicola Maria Stacchietti, ufficio stampa FIABA «ad oggi palesa tutta la sua demarcazione discriminante. Anche neologismi come diversabile/diversamente abile sono connotati da un buonismo avulso dalle necessità della società moderna».