L’ambasciatore di Israele a Padova: “Hamas ora conosce il prezzo del terrorismo, in Italia antisemitismo”

 

“Hamas ora conosce il prezzo che deve pagare quando compie attacchi terroristici e lancia attacchi contro Israele. Deve ancora essere determinato se ci siano vincitori o vinti in questa guerra: è chiaro che Israele è più forte sul lato militare. La nostra intenzione non è mostrare che noi siamo più forti, ma creare le condizioni perché il nostro popolo possa vivere tranquillo. Tutti saremo vincitori quando non ci sarà più violenza”. A dirlo l’ambasciatore dello stato di Israele Naor Gilon, in visita a Padova, durante una conferenza stampa all’hotel Plaza.

“Quello degli ultimi giorni è l’ulteriore capitolo di una guerra iniziata nel 2006 – ha aggiunto l’ambasciatore Gilon – quando Israele ha lasciato Gaza, quando cioè ha evacuato più di 10mila persone e Hamas ha preso il potere cacciando l’autorità palestinese. Hamas ha iniziato a lanciare attacchi terroristici : quello più famoso il rapimento di Gilad Shalit, ma ce ne sono stati altri. Nel 2006 e 2007 il lancio di razzi e colpi di mortaio erano circa 800 l’anno. Nel 2008 c’è stata l’operazione piombo fuso e gli attacchi si sono ridotti a circa un centinaio l’anno. Dall’inizio di quest’anno, fino agli ultimi giorni, eravamo arrivati a circa 800 razzi lanciati contro la popolazione: vorrei che il mondo capisse cosa vuol dire il lancio di 800 razzi su una popolazione di un milione di persone. Spesso le popolazioni israeliane più vicine ai centri dove vengono lanciati i razzi hanno tra i 15 ed i 30 secondi tra il lancio dei razzi e il momento in cui devono trovarsi un riparo.”

Sul ruolo che l’Egitto ha iniziato a operare dopo la primavera araba, l’ambasciatore a Roma dello Stato di Israele si è dimostrato ancora prudente.

“Con questo accordo l’Egitto ha iniziato a giocare un ruolo stabilizzante – ha aggiunto Naor Gilon – ma deve ancora superare altri test: il primo test è se l’Egitto fermerà il contrabbando di armi a Gaza. Ci sono due fonti di riarmo dentro Gaza: il primo è dall’Iran attraverso il sudan e quindi l’Egitto. Abbiamo visto che Hamas dispone di missili con una gittata di 75 chilometri, e l’altra fonte di approvvigionamento è la Libia da cui arrivano armi per chiunque sia disposto a pagare. Il secondo test per l’Egitto è se ci sarà una violazione da parte di Hamas, quale sarà la reazione dell’Egitto”.

Il vicesindaco Ivo Rossi ha incontrato l’ambasciatore d’Israele a Roma Naor Gilon in visita a Padova per partecipare ad un incontro organizzato dal Rotary Club. A ricordo della visita il vicesindaco Rossi ha consegnato all’ambasciatore una medaglia di Galileo.

“Io credo che ci sia un antisemitismo molto forte in Europa e ce n’è anche in Italia”. Ha aggiunto l’ambasciatore a Roma dello stato di Israele Naor Gilon, rispondendo ad una domanda dei cronisti sul raid da parte di ultras di Roma e Lazio contro i tifosi del Tottenham con urla antisemite durante la rissa. “In Italia la dimostrazione fisica di questo antisemitismo è abbastanza rara, paragonata a quanto accade in Francia o in altri Paesi – ha aggiunto l’ambasciatore Gilon – Io penso che il Governo italiano sia proattivamente molto impegnato, attento per limitare questi episodi di antisemitismo. Quanto accaduto a Roma dimostra che c’è una nuova tendenza all’antisemitismo in Europa che è più sofisticato. Più che di antisemitismo, si assiste ad un antiisraelanismo: la giustificazione è “io non ho problemi con gli ebrei, ho problemi con i sionisti”. E così si inizia a parlare di Israele come uno stato dell’apartheid ed altri che dicono che Israele è dieci volte peggio dei nazisti, come abbiamo visto in alcuni blog. Ricordo che stiamo parlando dell’unico stato democratico e liberale del medio oriente. Israele è l’unico Paese in medio oriente dove può esserci una gay parade e dove le donne possono vestirsi come vogliono e disporre liberamente della loro vita”.

“L’Italia è stata molto attiva in questo giro di consultazioni fin dall’inizio degli scontri ci sono stati giri di telefonate tra Monti, Benjamin Netanyahu e Mohamed Morsi e il ministro Terzi e le sue controparti. Anche il presidente Napolitano ha parlato con il presidente Shimon Peres. Penso che abbiano aiutato a spingere le parti nel cessate il fuoco. Negli ultimi 20 anni la situazione delle relazioni è andata verso l’eccellenza”.

Ha concluso l’ambasciatore a Roma dello stato di Israele Naor Gilon, in una conferenza stampa all’hotel Plaza di Padova. “L’anno scorso – ha aggiunto l’ambasciatore Gilon venendo ai temi di tipo economico – e stiamo parlando di un anno di crisi, gli scambi commerciali hanno raggiunto i 4,5 miliardi di dollari. L’Italia è il quarto partner di Israele per ricerca e sviluppo, e abbiamo apprezzato che il presidente del consiglio Monti abbia incontrato il nostro governo per ben due volte in un anno. Credo che l’Italia sia uno degli alleati più forti di Israele in Europa, e mi auguro che il vostro Paese esca presto dalla crisi”.