Maratona di Sant’Antonio, Padova invasa da 20mila corridori

 

E’ stata la Maratona S.Antonio più veloce di sempre. Quattro atleti sotto alle 2 ore e 11’ non si vedevano a Padova dal 2004, ma, rispetto ad allora, è stato sensibilmente più basso il tempo del vincitore, il keniano Robert Kwambai, che, all’esordio in una gara di 42,195 chilometri, ha tagliato il traguardo in 2 ore 09’14”. Ulteriore riprova di quanto il nuovo tracciato che parte da Campodarsego sia adatto a ottenere grandi prestazioni, dopo il record della corsa registrato nel 2011. In campo femminile, a imporsi è stata la brasiliana Marily dos Santos che, dopo la medaglia di bronzo conquistata in Prato della Valle nel 2007, stavolta si migliora fino a realizzare il suo personale, chiudendo in 2 ore 31’55” e abbassandolo di quasi 4 minuti, dopo il 2 ore 35’41” siglato a Francoforte 2011. E’ la prima atleta verde-oro a salire sul gradino più alto del podio nella città del Santo.

La prova maschile ha visto sette atleti composto da Kwambai, Chebet, Paula, Sium, Habtamu Asefa, Worana e Gesera passare compatto a metà gara in un’ora 04’48”. La svolta è arrivata attorno al trentacinquesimo chilometro, quando Kwambai ha tentato l’allungo, staccando i compagni. «Fino a quel punto siamo andati avanti in gruppo, anche perché ci conosciamo e ci alleniamo spesso assieme – ha commentato il vincitore al traguardo – Al trentacinquesimo ho provato a spingere e ho visto che non mi stavano dietro. Qui a Padova mi sono trovato benissimo e prometto già che tornerò anche l’anno prossimo». Alle sue spalle il connazionale Ben Chebet, che bissa il piazzamento dell’anno scorso, dopo l’affermazione del 2009.

La prova femminile ha visto la brasiliana dos Santos e la keniana Fridah Domongole passare in un’ora 15’21” alla mezza, con 13” di vantaggio sull’altra brasiliana al via, Michelle Das Chagas. Anche in questo caso la svolta è giunta verso il trentacinquesimo chilometro, col cambio di passo decisivo della dos Santos, che ha staccato la compagna.

Tra i più attesi Alex Zanardi, protagonista nelle prove paralimpiche. Il campione bolognese ha dominato la gara delle handbike in un’ora 04’26”: «Temevo lo spagnolo Diago, che alla vigilia mi aveva detto di non essere in forma (si è classificato quattordicesimo, ndr): non mi fidavo, invece era vero. Sono padovano d’adozione e venire qui mi regala sempre grandi emozioni. I Giochi Olimpici di Londra? Sono qualificato, tanto vale che punti al bersaglio grosso».

Simpatica iniziativa a fine manifestazione: ad accogliere gli ultimi tre classificati (Gianfranco Gozzi, Gaetano Amadio e Paolo Gilardi, appaiati in 7 ore 22’48”) è stato il campione di Assindustria Sport Ruggero Pertile, che ha consegnato loro la medaglia di partecipazione. In totale, tra maratona e mezza hanno tagliato il traguardo in 3.420 atleti, 25 in più rispetto alla passata edizione. Numero a cui vanno aggiunti gli oltre ventimila partecipanti alle Stracittadine, le corse non competitive che accompagnano le prove agonistiche.

Grande successo anche per la novità di questa edizione, le staffette di solidarietà di 24forChildren-Città della Speranza, ActionAid e Cuamm Medici con l’Africa, con il sindaco di Padova Flavio Zanonato, la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani e il rettore dell’università di Padova Giuseppe Zaccaria a tagliare il traguardo assieme. «Siamo più che contenti e ora l’appuntamento è a domenica 21 aprile 2013, data della quattordicesima edizione» commenta il presidente di Assindustria Sport Federico de’ Stefani.

Nel giorno della Maratona Assindustria Sport si stringe attorno agli amici e ai familiari di Gianni Vecchiato, capoufficio tecnico del comune di Borgoricco, vittima di un infarto a 54 anni ieri mattina, circa un’ora dopo il via della Maratona. «Una persona eccezionale e un grande sportivo» lo ricorda il sindaco di Campodarsego Mirko Patron.

CLASSIFICHE. Uomini: 1. Robert Kwambai (Ken) 2h09’14”, 2. Ben Kipruto Chebet (Ken) 2h10’02”, 3. Roberto Paulo Paula (Bra) 2h10’23”, 4. Tumicha Worana (Eti) 2h10’53”, 5. Kiflom Sium (Eri) 2h11’09”, 6. Gerji Genemo Gesera (Eti) 2h15’42”, 7. Abtamu Asefa Wakeyo (Eti) 2h15’53”, 8. Elson Alex Gracioli (Bra) 2h20’56”, 9. Alberto Montorio (Aeronautica) 2h22’28”, 10. Vito Sardella (Violettaclub) 2h26’37”.

Disabili. Handbike: 1. Alessandro Zanardi (Giambenini-Achilles) 1h04’26”, 2. Paolo Cecchetto (Team Pulinet Handbike) 1h04’42”, 3. Vittorio Podestà (Barilla Blu Team by Achilles) 1h04’42”. Carrozzine olimpiche: 1. Michel Filteau (Can) 1h28’50”, 2. Ebbe Blichfeldt (Dan) 1h35’56”, 3. Tobias Lotscher (Svi) 1h35’57”.

Mezza maratona: 1. Giancarlo Simion (Silca Ultralite) 1h09’29”, 2. Roberto Gobbo (Runners Team Zanè) 1h13’13”, 3. Luca Capelli (Lagarina Crus Team) 1h13’56”.

Donne: 1. Marily dos Santos (Bra) 2h31’55”, 2. Fridah Domongole (Ken) 2h34’49”, 3. Yado Melaku Elfnesh (Eti) 2h36’43”, 4. Michele Das Chagas (Bra) 2h42’55”, 5. Mateja Kosovelj (Slo) 2h43’03”, 6. Silvia Serafini (Brugnera Friulintagli) 2h44’29”, 7. Aleksandra Fortin (Jalmico Corse Team Iacuzzo) 2h50’13”, 8. Stefania Satini (Dolomiti) 3h02’33”, 9. Maria Cristina Orlandi (Pod. Sassolese) 3h02’39”, 10. Marianna Maiorino (Azzano Runners) 3h04’18”.

Disabili. Handbike: 1. Francesca Porcellato (Apre Olmedo) 1h20’54”, 2. Rita Cuccuru (Velo Club Sommese) 1h27’28”.

Carrozzine Olimpiche: 1. Sandra Hager (Svi) 2h07’48”, 2. Antonella Muraro (Aspea Padova) 2h51’08”.

Mezza maratona: 1. Marzena Michalska (FF.OO.) 1h19’48”, 2. Giorgia Bocchetto (Lbm Sport) 1h27’48”, 3. Genny Fratini (Riviera del Brenta) 1h28’08”.