Massimo Malaguti e’ il nuovo direttore di Univeneto. Via libera dal Cda di Parco Galileo

 

La valutazione è positiva, ora spetta al direttore generale Malaguti decidere se accettare o meno l’incarico.
Il Consiglio di amministrazione del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo di Padova, guidato dal presidente Francesco Peghin, si è riunito questa mattina in seduta straordinaria per valutare e decidere quale posizione prendere in merito alla proposta di nomina di Massimo Malaguti, attuale direttore del Parco Galileo, al ruolo di direttore generale della Fondazione Univeneto, struttura che riunisce i quattro atenei regionali.

I componenti del consiglio di amministrazione del Parco hanno deciso di valutare positivamente l’iniziativa di Univeneto e, in particolare, esprimono soddisfazione per il fatto che il sistema universitario veneto pensi ad una risorsa del Parco Galileo per la propria Direzione, considerando così di fatto il Galileo stesso come una delle punte di diamante nel panorama delle strutture regionali di riferimento sul versante dell’innovazione e delle competenze relative al trasferimento tecnologico.

Fermo restando che la scelta definitiva di accettare il nuovo incarico in Univeneto, mantenendo il ruolo di direttore generale del Parco Galileo, spetta indiscutibilmente allo stesso Malaguti, il Cda appoggia dunque l’”operazione” puntualizzando tuttavia che il tempo di lavoro che il direttore Malaguti dedicherà al futuro eventuale incarico in Univeneto non dovrà ricadere sulle attività del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo, sia in termini economici che in quelli prettamente operativi. Una decisione, quest’ultima, legata soprattutto al particolare periodo congiunturale dell’economia padovana, con il Parco stesso fortemente impegnato in numerose attività per sostenere le esigenze e i bisogni manifestati dalle imprese locali in chiave di innovazione e trasferimento tecnologico; ma anche motivata dal fatto che il Parco Galileo ha sempre portato avanti un progetto di ente virtuoso cercando di ridurre i propri costi operativi: lo testimonia il fatto che lo stesso Francesco Peghin nel maggio 2010 fin dal proprio insediamento ha rinunciato alla propria indennità per la carica di Presidente che ricopre al Parco Galileo stesso.