Padova citta’ metropolitana con Venezia e Treviso: il punto di vista di Raffaele Zanon

 

Il dibattito in corso legato alla revisione degli assetti territoriali delle province fa parte di un tema, l’area metropolitana Padova – Treviso – Venezia, che ha impegnato la politica degli anni ’80. Purtroppo dobbiamo registrare un forte ritardo legislativo su questo fronte. Ora le istituzioni locali devono rispondere ad incombenze dovute al decreto che obbligano il territorio alla semplificazione e alla condivisione di nuovi obiettivi.
L’area metropolitana implica una programmazione in molteplici ambiti: strade, trasporti, scuola, la formazione fino al mondo del lavoro.

L’idea è di arrivare al confronto non solo negli aspetti territoriali, come ad esempio le infrastrutture ed i servizi, ma a pensare a coordinare meglio le piattaforme avanzate per promuovere lo sviluppo delle competenze regionali e garantire l’offerta di ricerca al territorio che risponde alle esigenze delle imprese. E’ anche in questo campo che il dibattito aperto sui futuri assetti del Veneto deve dare una risposta.
Noi ci auguriamo che anche per le istituzioni l’innovazione e le risorse che esistono nel territorio, come ad esempio la ricerca, le capacità intellettuali e la creatività, siano strategiche per progettare il Veneto del futuro.
In questo contesto Veneto Innovazione assume un ruolo di collante per quanto riguarda il sistema imprenditoriale che sempre di più risente della necessità di fare squadra per rispondere in maniera decisa alla difficile situazione congiunturale.
La società regionale è sempre più protesa a rispondere al bisogno delle imprese e collegarle con il mondo della ricerca e l’università.
Ecco perché l’esperienza e il ruolo di Veneto Innovazione sono essenziali per soddisfare i bisogni delle imprese, ponendosi anche come elemento di coordinamento per sviluppare strategie tese alla crescita e alla sostenibilità.

La sostenibilità è uno dei problemi legati agli enti di ricerca, agli incubatori e ai parchi scientifici e tecnologici del Veneto. Non sarebbe il caso di trovare nuove forme di aggregazione per misurare se i parchi scientifici, le strutture di ricerca e le università corrispondono realmente alle esigenze del mondo delle imprese?
Diventa prioritario che il Veneto individui nuove strade per coordinare strutture che altrimenti rischiano di essere autoreferenziali e lontane delle strategie che la Regione vorrà definire.
Si impone quindi la definizione di un progetto che può avere in Veneto Innovazione un suo punto di forza per sviluppare quel sistema di reti tecnologiche che vedano coinvolta la Regione in primis insieme alle istituzioni territoriali e agli enti di ricerca.

All’interno dell’area metropolitana pensiamo a quanti benefici potremmo ottenere se il mondo della ricerca e le università trovassero forme di collegamento reale. Penso al Vega, al Politecnico Calzaturiero, al Thetis, alla Fornace di Asolo, a Galileo, a Tecnologia & Design, a Veneto Nanotech, al Metadistretto dei Beni Culturali, alle Università di Venezia, Padova e Treviso. Una vera collaborazione incentrata sulle reti innovative e sulle piattaforme tecnologiche condivise ci può portare a competere con le più importanti aree europee forti e avanzate come ad esempio la Baviera.
Veneto Innovazione si candida a supportare una nuova governance delle piattaforme tematiche di cui la nostra regione ha bisogno per garantire lo sviluppo dei settori produttivi più rilevanti presenti nel territorio.

Raffaele Zanon
Presidente di Veneto Innovazione