A Piove di Sacco quel che restava del cerchio magico “bitonciano” sonoramente sconfitta dal centrosinistra di Davide Gianella

 

Davide Gianella è stato riconfermato sindaco a Piove di Sacco. Non è riuscita la rivincita del già sconfitto 5 anni fa Andrea Recaldin, un tempo fedelissimo dell’ex sindaco di Cittadella e Padova Massimo Bitonci, ma dal novembre del 2016 progressivamente sempre più distante dall’attuale parlamentare padovano. Una sconfitta al primo turno nonostante il vento in poppa elettorale nazionale, il che dà la cifra di quanto poco valgano i marescialli dell’amministrazione bitonciana senza il leader, tenutosi parecchio lontano dalla campagna elettorale in saccisica. Ed a Piove di Sacco per alcuni mesi, ed in prospettiva se Recaldin avesse vinto, puntava a ricomporsi un asse fondamentale dell’avventura amministrativa della Lega Nord a Padova: quello tra Carlo Melina e appunto Recaldin che di Massimo Bitonci era stato capo di gabinetto durante la breve esperienza a palazzo Moroni. Con in più l’aggiunta della responsabilità elettorale in capo a Fabrizio Boron, consigliere regionale già assessore all’epoca del sindaco Bitonci. Recaldin aveva già perso contro Gianella nel 2013 e il risultato non è cambiato cinque anni dopo nonostante l’impegno profuso dal leghista e da Carlo Melina sul campo e Boron a fare da regista politico e ufficiale di collegamento con il resto della catena leghista che, pare non avesse creduto molto nell’operazione sin dall’inizio. Persino Massimo Bitonci sarebbe stato più che perplesso, conscio evidentemente, dei difetti del trio, visto che aveva avuto modo di lavorarci insieme per due anni. Carlo Melina del resto era stato tra i più rapidi ad abbandonare Massimo Bitonci all’indomani della destituzione dell’11 novembre, sparendo letteralmente dalla circolazione: a Padova salvo sporadiche apparizioni nelle piazze dello spritz nessuno lo aveva più visto. Non è bastato usare uno slogan ed una grafica molto simile a quella che ha portato fortuna a Sergio Giordani proprio contro Massimo Bitonci a Padova, per l’ex giornalista televisivo per ricreare a Piove di Sacco quell’alchimia che portò alla vittoria padovana del 2014. E non è bastato nemmeno poter contare sulla desistenza del Movimento 5 stelle di Piove di Sacco, nè poter contare su una perdita, limitatissima, di voti a sinistra, data la pervicace candidatura di Chiara Patrizia Tardivello, che ha ragranellato la miseria di 109 voti. Giannella ha vinto al primo turno con quasi cinquemila voti e il 52% dei consensi. Il leghista Andrea Recaldin, ha raccolto invece 4.432 voti, pari al 47%.