Riccardo Roman (Udc) sindaco di Galzignano Terme analizza le alleanze in vista delle regionali

 

Dal sindaco di Galzignano Terme Riccardo Roman riceviamo e pubblichiamo:
In questo caldo Agosto 2009 si fa un gran parlare di alleanze “innovative” in vista delle prossime elezioni regionali.
Io sono solo il sindaco di un piccolo comune del profondo Veneto, ma forse proprio per questo godo di un osservatorio privilegiato sulla realtà vera di una regione che ha bisogno di tante cose, ma certo non di questo spettacolo desolante della politica.
Chiarisco subito, appartengo all’UDC e per l’UDC sono stato candidato alle ultime elezioni provinciali avendo la grossa soddisfazione di vedere Galzignano Terme diventare il comune con la più alta percentuale UDC (oltre il 30%) in Provincia e credo anche nel Veneto (non ho controllato) dopo il feudo di De Poli a Carmignano di Brenta.
Tornando al tema, parliamoci chiaro, per capire quello che può succedere bisogna mettere in fila alcuni dati:
–    prima di tutto la questione Galan è questione interna al PDL;
–    anche se Galan facesse, e non lo farà mai, scelte diverse, le farebbe a titolo personale e fuori da un  partito che di certo non lo seguirebbe (provate a chiedere a Remo Sernagiotto!);
–    non ci sono reali motivazioni politiche per costruire alleanze di “salute pubblica”, e di sicuro ne impedire alla Lega di avere un candidato presidente, ne difendere a tutti i costi il “soldato Galan” sono motivi politici veri, ma possono sembrare solo la tattica, un po’ disperata a dire il vero, di chi (PD!) ha paura del responso delle urne;
–    gli unici a godere di questo dibattito sterile sono solo i leghisti che rafforzano così la loro immagine, a mio avviso assolutamente falsa, di unico baluardo a difesa del popolo veneto e “padano” contro il demone della politica politicante;

Con uno scenario del genere io credo che faremmo tutti un grande servizio ai cittadini e, per quanto mi riguarda, anche a chi sostiene l’UDC (e credo sia molto preoccupato di un’eventuale alleanza con il PD), se dicessimo con chiarezza che mancando politiche condivise e obbiettivi comuni sul futuro del Veneto non ha alcun senso immaginare un’alleanza dell’UDC con il PD, anzi, noi siamo disponibili a trovare i motivi per continuare (come accade in Friuli e Lombardia) a governare con Lega e PDL e se sceglieranno un altro candidato presidente dopo tre mandati consecutivi sarà solo accaduta la cosa più normale del mondo in un regime democratico e repubblicano (figuratevi che io sindaco al secondo mandato sono un accanito sostenitore della bontà della legge sul tetto dei due mandati ai sindaci e credo andrebbe estesa a tutto il sistema politico. In fin dei conti se va a casa il Presidente degli Stati Uniti dopo due mandati…).
Loro non ci vogliono? Poco male! Corriamo da soli.
Ai meno informati sembrerà una novità, ma non è affatto vero che l’UDC è disposto a stare con chiunque pur di governare! Le alleanze le facciamo su programmi condivisi e obiettivi comuni per fare le cose!
Anzi, abbiamo rischiato di sparire proprio per difendere la nostra identità, ed abbiamo già dimostrato che possiamo ugualmente vivere e crescere nel consenso, dedicando tutte le energie al nostro vero progetto strategico, la costruzione di una forza politica pronta ad affrontare il momento, sempre più imminente, in cui l’assenza di Berlusconi farà polverizzare e scomparire il PDL e dove sarà necessario trovare nuovi punti di riferimento per un area moderata che oggi in gran parte trova collante nella figura anomala ma innegabilmente straordinaria del Cavaliere.
L’anomalia della politica costruita attorno ad un unico uomo è destinata inesorabilmente a finire, torneremo ad essere un paese normale se ci sarà un partito vero a rappresentare i moderati italiani, non sarà l’UDC, ma stiamo lavorando perché questo nuovo partito sia pronto.
Francamente mi sembra più importante di un posto a Palazzo Balbi, e per realizzarlo serve una credibilità che queste polemiche sciocche non ci aiutano a consolidare.

Riccardo Roman
Sindaco di Galzignano Terme