Trona a Padova Musikè, rassegna del meglio della musica tra aprile e novembre

 

Da aprile a novembre, musicateatro e danza tornano protagonisti a Padova e provincia con la quinta edizione di Musikè, rassegna itinerante promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che conferma anche quest’anno la propria vocazione culturale, ampia e diversificata, coinvolgendo musicisti, cantanti, attori e ballerini di prima grandezza, insieme a giovani talenti emergenti, in nove eventi a ingresso gratuito dislocati in altrettante suggestive sedi del territorio.

Sarà il teatro a inaugurare l’edizione 2016 di Musikèmartedì 12 aprile al Piccolo Teatro Don Bosco di Padova. Il Teatro Filodrammatici di Milano porterà in scena N.E.R.D.s – Sintomi, “commedia dal cuore nero” scritta e diretta da Bruno Fornasari. La pièce, nel raccontare il festeggiamento di un cinquantesimo anniversario di matrimonio, vuole mettere in luce l’instabilità emotiva e culturale di una generazione che tiene a modello un passato ormai anacronistico, finendo con l’essere incapace di un presente autentico. Partendo dalla famiglia come rassicurante paradigma di una società sana, N.E.R.D.s – acronimo che in medicina indica il reflusso non erosivo, un bruciore di stomaco fastidioso ma apparentemente innocuo – svela il rovescio della medaglia: un quarto stato post-moderno che cerca di liberarsi da paure e inquietudini tutte contemporanee, nell’ansia di rimandare il futuro.

In equilibrio perfetto tra teatro e musica è Otto storie poco standard, “concerto narrativo” scritto e diretto da Annalisa Bianco, che si terrà sabato 23 aprile all’Auditorium San Gaetano di Padova. La voce dell’attrice e cantante Monica Demuru, accompagnata dal contrabbasso di Raffaello Pareti e dalla batteria di Alessandro Marzi, racconterà la genesi affascinante e sorprendente di alcuni standard del jazz. Ogni canzone ha una storia da raccontare e si alimenta con la storia stessa declinandosi in mille e mille mondi, sonori e poetici, musicali e letterari. Analizzarne le origini significa dunque leggere gli standard da una diversa angolazione, ponendo così la canzone in un luogo ancora da esplorare.

Tra jazz e world music si colloca il concerto di venerdì 13 maggio a Fontaniva (PD). Sul palco del Teatro Palladio si esibirà l’Hadouk Quartet di Didier Malherbe, musicista parigino acclamato in tutto il mondo come uno dei grandi maestri contemporanei degli strumenti a fiato. “Hadouk” è un gioco di parole basato sulla contrazione dei nomi degli strumenti dei due fondatori: l’hajouj (strumento a corda tipico delle regioni dell’Africa del nord) di Loy Ehrlich e il doudouk (oboe tradizionale armeno) di Didier Malherbe. Il risultato di questa fusione, cui contribuiscono le chitarre di Eric Löhrer e le percussioni di Jean-Luc Di Fraya, è una visione libera e totale della musica, incontro tra le musiche popolari del mondo filtrate dalla sensibilità e dalla tradizione ormai accademica del rock e del jazz europeo, francese in particolare.

Il prezioso ciclo di affreschi della Sala della Carità di Padova farà da fondale, lunedì 23 maggio, al primo appuntamento conMusikè giovani, la sezione di Musikè che anche quest’anno dedica due appuntamenti nel padovano ai giovani talenti. IlQuartetto di Liuti da Milano, ensemble dedito al repertorio del Rinascimento e del primo Barocco italiano, dedicherà un concerto, intitolato I liuti della Serenissima, allo strumento musicale principe del Rinascimento, eseguendo musiche diBorronoCapirolaDalzaDesprezGaffurio e Spinacino.

Lunedì 30 maggio il grande teatro di Peppe Servillo incontrerà la grande musica dell’Ensemble Berlin (musicisti dei Berliner Philharmoniker) a Padova nella Sala dei Giganti al Liviano. L’occasione è Il borghese gentiluomo, una delle commedie di maggior successo di Molière, di cui Servillo ha fatto una personale riduzione, scegliendo per sé il ruolo di trait d’union tra la voce narrante, il protagonista e alcuni personaggi comprimari. Ne nasce un divertentissimo racconto fatto di allusioni colte e sostenuto dalla musica di Richard Strauss nell’elaborazione di Guy Braunstein per voce recitante e gruppo strumentale.

Venerdì 10 giugno l’ultimo appuntamento di Musikè prima della pausa estiva sarà con Musikè giovani: un omaggio aWilliam Shakespeare nell’anniversario dei quattrocento anni dalla morte. Al Teatro Goldoni di Bagnoli di Sopra (PD) la giovane compagnia veneta Indiana Teatro porterà in scena, con la regia di Stefano Pagin, una nuova traduzione del Sogno di una notte di mezza estate firmata da Piermario Vescovo, docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Per differenziare i tre livelli linguistici presenti nella commedia, Vescovo ha scelto di tradurre in uno stratificato dialetto veneziano tutta la parte del mondo delle fate. Sua è anche la ricca traduzione in italiano dei dialoghi degli amanti e della corte, mentre le scene degli artigiani e la parte finale sono frutto dell’improvvisazione degli attori.

Dopo la pausa di luglio e agosto Musikè riprende la sua programmazione con un appuntamento dedicato alla spiritualità e al dialogo interreligioso. Venerdì 23 settembre il Duomo Vecchio di Monselice (PD) ospiterà Voci sacre: tre fedi, un solo Dio, progetto della cantante Patrizia Bovi (con Françoise Atlan e Fadia Tomb El-Hage) che unisce la tradizione musicale vocale delle tre grandi religioni monoteistiche, dalla musica della chiesa maronita d’Oriente alla tradizione ebraica sefardita, dalla tradizione sufi alle preghiere della mistica Ildegarda di Bingen.

Un omaggio jazz ai ritmi e alle melodie della musica argentina è quello che il Madre Tierra Trio, insieme al francese Olivier Ker Ourio, uno dei più grandi suonatori di armonica jazz del mondo, proporrà venerdì 7 ottobre al Teatro Filarmonico di Piove di Sacco (PD). La Madre Tierra ossia la Pacha Mama, con tutto il suo carico simbolico e ancestrale, è il punto di partenza e di arrivo dell’indagine musicale del trio: i ritmi arcaici che tuttora risuonano in quella parte del continente sudamericano sono l’anima della scrittura compositiva del bassista Carlos “El Tero” Buschini, ottimamente sostenuta dall’interpretazione squisitamente jazz di tutto il gruppo. Un modo per suonare la musica della propria terra con il linguaggio universale del jazz.

La chiusura della rassegna 2016 sarà affidata alla danza, sabato 19 novembre all’Auditorium Comunale “Andrea Ferrari” di Camposampiero (PD). La compagnia Balletto di Roma porterà in scena l’Otello di Shakespeare su musiche di Dvořák, conJosè Perez nel ruolo di Otello. Il coreografo Fabrizio Monteverde ha rivisitato il testo shakespeariano lavorando sugli snodi psicologici che determinano l’ambiguo e complesso intreccio tra i protagonisti Otello, Desdemona e Cassio. Lo spettacolo propone una lettura provocatoria del testo, in cui anche le forzature enfatiche della musica di Dvořák trovano una loro pertinente e salutare collocazione, fungendo da contrappunto ironico all’azione dei personaggi.

Inizio spettacoli ore 21.00

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su www.rassegnamusike.it