Uscire dalla crisi volando? Il convegno all’aeroporto di Padova

 

Il settore legato all’aviospazio è sempre più in espansione. La conferma è venuta durante il convegno all’interno del salone del volo al quale hanno preso parte i rappresentanti istituzionali del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, il prof. Francesco Angrilli dell’Università di Padova esperto in robotica aerospaziale, l’assessore regionale alla formazione Elena Donazzan, il presidente di Veneto Innovazione Raffaele Zanon, la prof. Maddalena Carraro preside dell’ITIS Marconi di Padova, il prof. Mauro Fasano coordinatore della sezione aeronautica dell’ITI Malignari di Udine.

Dall’incontro è emerso come in Italia ci siano numerose aziende sempre più in crescita che si occupano del settore aerospaziale come primi produttori o subfornitori. Il settore del volo infatti è strettamente legato al turismo, una delle voci più importanti nell’economia italiana. E’ stato anche sottolineato che gli aeroporti veneti e del Friuli debbano ricorrere ad importare figure professionali specializzate da compagnie aeree straniere con un aggravio di costi. Nelle due regioni ci sono invece istituti tecnici che hanno tutti i requisiti per formare figure altamente specializzate ed innovative per operare nelle aziende del settore, ma soprattutto nella manutenzione degli aeromobili.

La Regione del Veneto è pronta ad agevolare l’organizzazione di corsi di formazione specialistica per addetti all’aviospazio. Anche Veneto Innovazione vuole giocare la propria parte ed il presidente di Veneto Innovazione, Raffaele Zanon, ha sottolineato: “Veneto Innovazione è pronta a collaborare con l’Assessorato regionale alla Formazione e l’Assessorato regionale ai Trasporti per sviluppare un progetto che può portare innovazione all’interno di un settore economico altamente produttivo. Ci sono aziende produttrici di velivoli disposte a cofinanziare questa iniziativa tanto è l’interesse ad avere personale altamente qualificato nel settore aerospoaziale. Siamo anche disposti a ragionare con altre regioni, come ad esempio l’Abruzzo, con realtà industriali ben felici di contribuire a realizzare un progetto che rafforza la produttività italiana a livello europeo e potenzia i servizi al settore turistico.”