Federcontribuenti denuncia direttore di banca che ha reso insolvente una cliente per non farle fare il cambio di banca

 

Resa insolvente nonostante avesse fondi sufficienti in conto corrente in maniera da impedirle di cambiare banca. E’ la vicenda surreale di cui è protagonista una 31enne, Marisa M. assistita da Federcontribuenti nella sua battaglia contro la Banca di Credito cooperativo di Piove di Sacco. La donna, con due figli a carico, dipendente a tempo indeterminato di un importante gruppo della Gdo, ha chiesto due anni fa una somma di denaro inferiore ai 60mila euro per l’acquisto della prima casa. “Il mutuo mi è stato concesso – ha spiegato stamane la donna incontrando i cronisti di fronte alla filiale a San Giacomo di Albignasego (Padova) della banca – ma solo previa sottoscrizione di 2400 euro di azioni della banca di credito cooperativo, di cui al momento non riesco a entrare in possesso, e di due carte revolving, oltre a un fido di 4000 euro”. Risultato: tra taeg intorno al 18 per cento delle carte revolving e interessi passivi del fido, il costo mensile in interessi delle varie forme di prestito superava di alcune volte la contribuzione alla quota capitale della rata mensile. La signora allora ha deciso di rivolgersi ad un’altra banca per fare una ristrutturazione del debito che permettesse una scadenza più lunga e un gravame minore degli interessi sulle spalle della donna. “E qui il direttore della filiale si è trasformato in una sorta di Mr. Hyde della finanza locale – racconta il presidente nazionale di Federcontribuenti Marco Paccagnella – abbiamo prove documentali di come, a fronte di una disponibilità di conto corrente di 600 euro, per tre mesi le rate del mutuo non siano state scalate di modo da rendere segnalabile alla centrale rischi la signora, e quindi una cattiva pagatrice poco appetibile dalla concorrenza. Troviamo questo comportamento, che amiamo ipotizzare in questa fase frutto dell’eccesso di zelo del singolo dipendente e non una cifra manageriale della banca in oggetto, inqualificabile. Per questo motivo depositiamo al comando dei carabinieri ed in Procura della Repubblica un esposto denuncia nei confronti del direttore della banca. E vogliamo anche capire che fine hanno fatto le azioni sottoscritte dalla signora”.