Quella stupidaggine detta dal Vescovo che offusca un discorso di grande saggezza

 

“Che cos’è che manca davvero nella nostra società perchè tutti possiamo stare bene? Che cosa manca più di tutto? Uno può dire mancano tante cose. Ma la cosa che manca più di tutte è proprio l’amore e la fraternità. Se noi ci pensiamo è proprio così”. Ha iniziato così la sua omelia alla Festa delle genti il vescovo Antonio Mattiazzo alla chiesa della Pace, ieri mattina. Un discorso accorato e condivisibile, purtroppo macchiato dal solito fuori programma con attacco frontale ai giornalisti (clicca qui per vedere il servizio con sfogo compreso, di Antenna 3 Nord Est), con cui il vescovo non ha mai avuto un buon rapporto, guastato irrimediabilmente perchè “rei” di aver raccontato la lunga serie di sacerdoti papà, che ha amareggiato e movimentato l’episcopato di Mattiazzo. Peccato, perchè aspetti folcloristici a parte, come l’attacco ad Ancelotti, il discorso meritava forse di essere ascoltato senza distrazioni. Per questo lo riportiamo in video (clicca qui per vedere il filmato integrale tratto da TgPadova di ReteVeneta) e ne mettiamo qui di seguito la trascrizione. Sperando che la prossima volta il vescovo non si lasci andare a facili generalizzazioni. Dire che i giornalisti portano tutti la crisi morale dentro di sè sarebbe come dire che tutti i preti sono come don Paolo Spoladore o don Sante Sguotti: una grossa stupidaggine, che rimane una stupidaggine chiunque la dica.

Alberto Gottardo

Ecco il seguito dell’omelia di monsignor Antonio Mattiazzo (clicca qui per il video)
“Per esempio anche noi qui, pur essendo l’Italia un Paese avanzato vediamo tante ingiustizie. Io ve ne dico solo una ma ce ne sono tante. Un allenatore che adesso allena una squadra in Francia prende al mese più di 500mila euro. Più di 500 mila euro. Io non so come fa a spenderli. E poi ci sono persone che non hanno da mangiare nenache tutti i giorni. E’ giustizia questa? No. Ma cos’è che manca? Manca l’amore. Se uno avesse davvero l’amore dice lo condivido con gli altri. Io posso accontentarmi anche, non so, di diecimila euro al mese, che sarebbero già tanti, e non più di 500mila. E allora vedete fino a quando ci sarà questo, non si potrà trovare una vera giustizia, una vera fraternità. La giustizia ci vuole ma tante volte la giustizia è una scelta di amore: quando tu riconosci gli altri come fratelli e come sorelle, quando vuoi condividere con gli altri. L’altro errore che fa la nostra società è pensare che sei felice se fai tanti soldi, non è mica vero. Tu sei felice se hai tanto amore nel cuore, se ti senti amato, se hai una buona famiglia. Se hai delle relazioni umane, se hai tanta fede, se hai tanta speranza. Gesù è intervenuto proprio per questo. E quanto bisogno c’è ancora che Gesù sia conosciuto che noi possiamo testimoniarlo nella nostra vita. La chiesa deve essere questa comunità di amore che accoglie tutti, che considera tutti come fratelli”.