Federcontribuenti lancia la proposta: risparmiare un miliardo da vertici della pubblica amministrazione e 10% una tantum da vitalizi dei politici

 

A Castelnuovo di Teolo (Padova) Federcontribuenti ha lanciato oggi un patto imprenditori – politici per un piano Marshall anti crisi.
“Quattro governi diversi negli ultimi quattro anni ci hanno promesso una spending review che è diventata solo uno stritolamento della classe media. Ora la spending review la proponiamo noi, e siamo convinti sia possibile raccogliere un milione di euro da immettere subito nell’economia per salvare, attraverso un fondo di garanzia a rotazione, almeno 250 aziende”. A dirlo il presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella che oggi ha radunato a Castelnuovo di Teolo (Padova) una ventina tra imprenditori, presidenti di associazioni di cittadini stanchi dell’attuale situazone politico-economica e lavoratori di imprese in difficoltà.
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Il gruppo di aderenti all’iniziativa di Federcontribuenti si è confrontato sui tre punti cardine messi in campo da Federcontribuenti: un taglio del 15% degli emolumenti per i vertici apicali della pubblica amministrazione, cioè degli stipendi sopra gli 80mila euro anno, un taglio volontario e una tantum del 10% dei vitalizi degli ex consiglieri regionali ed ex parlamentari, e l’introduzione della regola dell’equiparazione degli stipendi dei manager pubblici a quelli dei sindaci nei comuni capoluogo.

“Tre cardini di un mini piano Marshall per le imprese e per le famiglie in difficoltà – ha aggiunto l’avvocato Marco Alberto Zanetti, responsabile degli affari legali e dell’ufficio studi di Federcontribuenti Veneto – che se attuato porterebbe ad un risparmio stabile per le casse dello Stato equivalente alla maxi manovra sull’Imu prima casa ogni anno. Nel giro di un ventennio con una cura dimagrante simile, potremmo dimezzare l’attuale debito pubblico, giunto proprio in questi giorni al massimo storico. Con il prelievo una tantum sui vitalizi degli ex consiglieri regionali potremmo dare vita ad un fondo di garanzia per le imprese in difficoltà o per le famiglie”.

Alla tappa padovana su una ventina di politici contattati, solo tre si sono detti interessati ad approfondire la questione (l’ex senatore Paolo Giaretta, il consigliere regionale del Pd Claudio Sinigaglia e il senatore Giorgio Santini, anch’egli del Pd), mentre si è presentato alla riunione, per sottoscrivere un impegno di collaborazione con l’associazione Raffaele Zanon, già consigliere regionale eletto nelle fila di Alleanza Nazionale.

“Ho aderito convintamente alla proposta di Federcontribuenti – spiega Zanon – credo che la rinuncia a una mensilità del vitalizio possa essere un gesto importante da parte di chi ha avuto responsabilità politiche alte, se coniugato con un impegno nel sociale stabile da parte di tutte le componenti politiche rappresentate in parlamento, accompagnato da un esame serio delle voci di spesa pubblica che ancora non permettono un riassetto duraturo dei conti pubblici. Aiutare le imprese e le famiglie in difficoltà è un imperativo a cui la politica a tutti i livelli non può sottrarsi”.

Qui di seguito il documento sottoposto da Federcontribuenti ai partecipanti alla riunione di Catelnuovo di Teolo. A settembre un nuovo convegno dello stesso tipo verdrà inivitati tutti gli ex consiglieri regionali del Veneto e gli ex parlamentari delle ultime sei legislature.

Prioritario in questa fase, secondo il presidente nazionale dell’associazione Marco Paccagnella, un supporto agli ottanta lavoratori della Zanardi editoriale, impresa padovana in serie difficoltà e nel mezzo del guado di una complicata procedura di concordato fallimentare che rischia di concludersi con un nulla di fatto per i posti di lavoro a rischio nell’azienda padovana, una delle più importanti a livello italiano nel campo della realizzazione di libri di pregio.

Il “mini piano Marshall” ideato dall’ufficio studi di Federcontribuenti prevede lo svilupparsi di tre azioni che se attuate rapidamente e in maniera contemporanea, possono portare ad un aumento di almeno un punto percentuale di Pil in crescita vera.
1) Taglio del 10% di vitalizi per ex consiglieri regionali e parlamentari, creazione di un fondo di solidarietà con effetto leva di uno a cinque

Ogni anno il Veneto stacca oltre 11 milioni di euro per i vitalizi di 121 ex consiglieri regionali. Le cifre che provengono da Roma per ex parlamentari sono doppie. In tutto oltre 30 milioni di euro che se decurtati del 10% potrebbero portare ad un risparmio reale di 3 milioni di euro, che se destinati ad un fondo di garanzia a rotazione, veicolato da un confidi, con una leva di uno a 5 porterebbe all’immissione nel tessuto economico regionale di 15 milioni di euro di crediti immediati per mantenere a galla circa duemila famiglie all’anno (o 250 piccole aziende).

Oggi lanciamo una pubblica sottoscrizione perchè questo fondo venga finanziato fin da subito volontariamente dagli ex consiglieri regionali ed ex parlamentari, a dicembre puntiamo attraverso 100 adesioni, a raggiungere il primo milione di euro di raccolta netta che metteremo a disposizione di Artigianfidi.

2) E’ possibile recuperare a livello statale un miliardo di euro l’anno di risparmi senza spremere ulteriormente famiglie e imprese.
Alcuni dati: consultando la pagina del Governo italiano alla voce “Conto annuale del Personale per il 2012”, appena prodotto dalla Ragioneria Generale dello Stato si notano le seguenti voci di spesa relative al grado apicale della pubblica amministrazione.
A) I ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico hanno rispettivamente 125 e 165 dirigenti di II fascia, che guadagnano in media 110.000 euro, quanto i 17 dirigenti di I fascia del ministero dell’ Economia britannico.
B) I 300 dirigenti apicali di regioni e provincie guadagnano 150.000 euro, quanto uno dei quattro direttori generali del ministero dell’ Economia e il capo di gabinetto del Ministero degli esteri britannici.
C) I 2.000 altri dirigenti delle regioni guadagnano 105.000 euro, quasi quanto uno dei 17 dirigenti di I fascia del ministero dell’ Economia britannico. I 1300 altri dirigenti delle provincie guadagnano 100.000 euro. I 7.000 altri dirigenti dei comuni guadagnano poco meno.
D) I quasi 700 dirigenti apicali del Servizio Sanitario Nazionale guadagnano anch’essi ben più di un dirigente di I fascia del minisitero dell’ Economia britannico.
E) Si noti l’ altissima remunerazione della carriera diplomatica. Peraltro, lo stipendio medio di quasi 200.000 euro per i quasi 900 diplomatici è sottostimato per vari motivi tecnici (torneremo sui diplomatici, quando riusciremo ad ottenere dati più precisi).
F) Anche i quasi 10.000 magistrati hanno un’ altissima remunerazione media: 144.000 euro. La remunerazione media dell’Avvocatura di Stato è ancora più elevata.
G) Le remunerazioni medie dei dirigenti delle autorità indipendenti sono anch’esse altissime. Lo stesso vale per il loro personale non dirigente.
H) Una nota folcloristica ma non troppo: i 12 dirigenti apicali dei cappellani miltari di esercito e polizia guadagnano quasi 100.000 euro. Ma anche i 74 altri dirigenti fra i cappellani militari non se la passano male, con oltre 60.000 euro in media.

3) Comuni capoluogo di provincia: nessuno più “ricco” del sindaco
Esiste una disparità evidente nelle pubbliche amministrazioni comunali più grandi: il primo cittadino guadagna in media uno stipendio che è metà di quello dei suoi dirigenti. Crediamo che se ce la fa il sindaco possono farcela anche i dirigenti. Quindi occorre inserire un meccanismo che faccia collimare gli emolumenti.
Solo a Venezia, Padova, Treviso, Verona, Vicenza, Rovigo e Belluno questo provvedimento, che il ministro Del Rio, ex sindaco che conosce bene questa dinamica, porterebbe ad un risparmio collettivo in Veneto di quattro milioni di euro.

“Queste tre iniziative, coniugate con un fondo dedicato a famiglie e piccole imprese in difficoltà che funzioni come un Confidi associativo, permetterebbe di mettere nel circuito economico una manovra equivalente all’Imu prima casa, a di segno finalmente positivo” spiega il presidente nazionale di Federcontribuenti Marco Paccagnella.