Riforma della scuola: l’analisi del senatore Giorgio Santini

 

“Il Premier Matteo Renzi ha presentato un progetto che permetterà al sistema scolastico italiano un salto di qualità perche’ affronta tutte le principali criticità emerse negli ultimi anni e disegna una scuola chiamata a preparare i giovani al mondo del lavoro”. Con queste parole Giorgio Santini, senatore democratico e capogruppo PD nella Commissione Bilancio, commenta il programma di riforma della scuola presentato da Matteo Renzi.

“Il tema della formazione è per noi democratici strategico e centrale.- afferma il senatore dem – Il premier ha scelto anche il metodo giusto per condividerlo. Sono ancora vivi i ricordi di disastrose riforme calate dall’alto. Ora ci sono due mesi di tempo affinche’ studenti, professori, famiglie, presidi, insieme alle parti sindacati partecipino alla consultazione pubblica con l’intento di condividere ed eventualmente migliorare la riforma. Lancio dunque un appello alla partecipazione, si tratta di un’occasione unica da non lasciarsi sfuggire”.

“La riforma Renzi tocca moltissimi aspetti della vita scolastica e dell’organizzazione del sistema educativo nazionale, tuttavia vorrei soffermarmi su tre punti. Il primo riguarda la stabilizzazione dei precari e l’immissione in ruolo di una nuova generazione di giovani insegnanti Il secondo punto è il potenziamento dell’alternanza scuola lavoro che nei prossimi anni vedrà il progressivo aumento di risorse pubbliche, passando da 11 milioni di euro a 100 milioni. Il terzo punto è il potenziamento della musica, dell’arte, della programmazione informatica e dell’economia: sono quattro ambiti disciplinari che completeranno la preparazione degli studenti stimolando creatività, competenze tecnologiche ed economiche. La riforma – chiude Santini – ha anche il merito di delineare un cronoprogramma chiaro, si tratta di un impegno che il Governo ed il Parlamento dovranno mantenere a tutti i costi”.