Roberto Marcato su tutte le furie al compleanno del poeta Andrea Zanzotto

 

Strascico polemico durante la celebrazione pubblica al caffè Pedrocchi di Padova dei 90 anni del poeta trevigiano Andrea Zanzotto.
Secondo quanto spiegano gli organizzatori, lo stesso Zanzotto, accettando di intervenire in video conferenza alla cerimonia, si era raccomandato che non ci fossero nè colori politici nè tantomeno si parlasse di secessione. Invitato, ma non al tavolo dei relatori il vicepresidente della Provincia di Padova Roberto Marcato ha lasciato la sala Rossini del caffè Pedrocchi in palese polemica. Nessuno lo aveva ufficialmente investito quale rappresentante di Palazzo Santo Stefano e tantomeno per tenere un discorso in occasione dei 90 anni di Zanzotto. Arrabbiatissimo Marcato, leghista di ferro, ha lasciato la sala furioso con gli organizzatori: “Sono fascisti, decidono solo loro chi far parlare. Un comportamento da fascisti” ha detto il vice presidente della provincia scendendo le scale della sala. Ad innescare la miccia le parole del curatore del dibattito Elio Armano quando ha detto “da questa parte del tavolo siedono persone e non colori politici, tantomeno esponenti che puntino alla secessione”.
Lapidario il commento del sindaco di Padova Flavio Zanonato che sulla questione commenta: “oggi siamo qui a parlare di Zanzotto non di Roberto Marcato”.
Parole di stima al poeta Zanzotto sono state indirizzate dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio letto in apertura della cerimonia.