Bitcoin: nel padovano il primo laboratorio di trading di criptovalute

 
L’appuntamento è tra un mese, il 26 gennaio. La location è quantomeno inusuale, un ex mulino a Pontemanco di Due Carrare restaurato con gusto e reinventato come una ristorante dal nome evocativo; Cafè Zhivago. D’altro canto anche l’evento è sui generis: il primo laboratorio pratico di compravendita di Bitcoin, la criptovaluta che sta andando sulle “montagne russe” in queste settimane con dei sali scendi da infarrto per gli investitori.
Ed anche il costo della giornata di studio con docenza di trading non è per tutti: 366 euro. Clicca qui per approfondire le informazioni sul seminario
Eppure sono già fioccate dodici prenotazioni nel corso delle prime 24 ore di apertura delle iscrizioni.
Il tema d’altro canto è caldissimo ed i guadagni realizzati da chi ha creduto nelle criptovalute più fortunate nel corso degli ultimi due anni hanno rendimenti che superano il 100% mensile.
Ad organizzare il seminario è Paolo Moro, giovane innovatore premiato durante la Space Night con il riconoscimento di Promex “Volpato – Menato”.
“La blockchain è una tecnologia che permette di distribuire dati. Vi ricordate  bittorrent? Oppure i più datati ricorderanno Napster che ha rivoluzionato il concetto di di musica a fine anni ’90. Bene parliamo del protocollo peer-to-peer per spiegare quello che sta succedendo con le criptovalute – spiega Paolo Moro – Attraverso un meccanismo di firma (chiave privata e pubblica) possiamo essere certi dei mittenti e dei destinatari veicolando una informazione senza di fatto un ente che governa il tutto”. Tradotto: l’affidabilità di una moneta virtuale la fa chi certifica i passaggi di valore, non più le banche centrali.
“E’ la collettività a garantire l’insieme dei dati – aggiunge Moro – I bitCoin sono stati costruiti sopra questa tecnologia e rappresentano il primo bene digitale finito e non replicabile. Questi beni (informazioni) fisicamente conservati in un wallet (portafogli) possono essere mantenuti inviati ad altri wallet e l’insieme dei nodi (la collettività) garantisce gli scambi.
E’ solo l’inizio perché in tutto il mondo stanno nascendo altre criptovalute e servizi con queste nuove logiche che rivoluzioneranno i processi produttivi e lo scambio di informazioni.
L’unico modo per imparare è fare”. Come una scuola guida insomma, anzi come un corso di volo, perchè con Bitcoin e le altre criptovalute si vola alto.
A Pontemanco di Due Carrare i “carbonari” della blockchain impareranno a costruire la propria tecnologia e usarla per comprenderne ogni aspetto, sia questo positivo che negativo. Tutto oro quello che luccica? “No, come internet o come la vita reale. Noi cerchiamo di dare gli strumenti per distinguere le opportunità dai tranelli – conclude Paolo Moro – con un discrimine fondamentale: la conoscenza. Il petrolio di questo secolo“.

Nella foto Paolo Moro all’ultimo Digital MEET assieme all’assessore Antonio Bressa