Comitato difesa alberi e territorio all’attacco dell’amministrazione comunale: “distruzione programmatica del verde”

 

Abbiamo ricevuto l’invito a partecipare all’Agenda 21 istituita per discutere il nuovo Piano del Verde per Padova. E’ tristemente evidente che questa iniziativa che arriva dopo ben 4 anni di governo e distruzione programmatica del verde, ad un anno dalle prossime elezioni amministrative, ha ora solo un significato propagandistico-elettorale. I molti motivi per cui rifiutiamo categoricamente di partecipare li sintetizzeremo in pochi punti.

1) Agenda 21 è uno strumento debole e inefficace, addirittura dannoso per la democrazia se viene gestito dal Comune ovvero da una parte che ha una chiara politica definita dal sindaco e della sua squadra (a Padova a favore di smog e cemento), politica alla quale viene piegato e indirizzato il percorso effettuato, come mostra la sua storia nell’attuale amministrazione (anni 2017-oggi). L’unica Agenda 21 a cui abbiamo partecipato, nel 2018-2019 sulla ex cattedrale Davanzo – Foro Boario di Corso Australia, si è completamente auto-delegittimata assecondando il regalo dei 240mila mq dell’area al colosso del bricolage Leroy Merlin. Di fatto, il comune ha usato questo strumento come una clava per ottenere il contrario della mission originaria di Agenda 21, ovvero contro la sostenibilità ambientale, favorendo l’apertura di un centro commerciale che attirerà 2 milioni di auto in più all’anno nella zona di Padova Ovest;

2) l’assessora Gallani cerca di cancellare una scomoda verità: gli incontri che aveva organizzato nel suo ufficio, nell’estate 2017, con il nostro comitato e con diverse altre associazioni che l’avevano appoggiata per confrontarsi e condividere le decisioni. In due incontri svolti a Luglio e Ottobre 2017 avevamo discusso e consegnato vari documenti con le priorità indicate dai nostri esperti del CDAT, e scritti da noi anche nel suo programma politico, compresa la necessità, subito, di un Piano del Verde e di perizie scientificamente valide per evitare troppi abbattimenti ingiustificati. I nostri punti sono stati tutti disattesi, in primis la trasparenza promessa del suo settore. E’ evidente che un piano a difesa del verde, nel 2017, l’avrebbe frenata dalle frettolose e discutibili pratiche distruttive messe in opera fino ad oggi;

4) l’assessora ha portato avanti due tattiche, da una parte una propaganda sul verde di facciata sbattuta su tutti i giornali, dall’altra il tentativo di nascondere le sue azioni devastanti, dagli sfalci mancati con erba alta 2 metri, per cui il sindaco Giordani si è dovuto scusare a fine Agosto del 2018, alle potature massicce ed abbattimenti di grandi alberi un po’ dappertutto, compresi i giardini scolastici e i parchi storici, e soprattutto quelli non censiti del verde naturale (ZIP, lungo la ferrovia, nelle tangenziali, e mai difendendo dal genio quelli sugli argini cittadini). Abbattimenti che globalmente hanno prodotto diverse migliaia di tonnellate di CO2 non compensabili dai suoi alberelli sostitutivi di propaganda (non ne basterebbero 500mila). Poi, nel 2020 fa approvare un piano non condiviso per la gestione delle alberature, contenente implicite future stragi, che di norma dovrebbe essere all’interno di un Piano del Verde, che però ancora non esiste.

Gli ultimi scomposti tentativi dell’assessora Gallani di fare credere che le sue decisioni distruttive sul Parco dei Faggi-Sgaravatti siano state concordate con noi, mostrano che l’assessora ci teme perché, mancandole le nozioni di botanica ed ecologia, sa che siamo competenti, coerenti e credibili, e che la nostra pagina FB la leggono migliaia di cittadini. Per questo l’assessora, usando i soldi pubblici, sta montando assieme al sindaco, una massiccia campagna di propaganda finalizzata a nascondere sotto lo zerbino una gestione opaca e antidemocratica, il collasso ecologico di Padova e le migliaia di alberi, anche monumentali, abbattuti in fretta e nel silenzio, lontano dagli occhi dei cittadini, senza perizie scientifiche o test dirimenti quali la trazione. Questa amministrazione verrà ricordata come la peggiore degli ultimi 60 anni.

Alessandro Angrilli – Rappresentante e Portavoce del Comitato Difesa Alberi e Territorio