Il danno delle multe non incassate molto più pesante della tanto vaneggiata Lehman Brothers. E Bitonci? Non ne parla

 

Due pesi e due misure. Perchè c’è danno e danno. Ed in più una irresponsabilità politica che sa di vigliaccheria. Da una parte c’è una macchia, ancora in tempi molto recenti evocata, del presunto danno alle casse del Comune di Padova dal crack Lehman Brothers: se chiedete a qualsiasi padovano se il Comune abbia avuto un danno ti risponde con ogni probabilità “sì, di diversi milioni di euro”. Ed invece, da quella vicenda il Comune ne uscì in pari tra quanto investito e quanto avuto indietro tra la causa liquidatoria e quella contro il consorzio bancario Patti Chiari.
Quasi quattro milioni di euro invece deve restituirli, secondo il magistrato che rappresenta l’accusa in Corte dei Conti il fedelissimo di Massimo Bitonci, l’ex comandante della polizia municipale di Padova Antonio Paolocci.
I magistrati contabili sostengono infatti che la “grazia” rivendicata dal sindaco Bitonci che però non compì mai nessun atto di Giunta, è costata alle casse del Comune 3 milioni e 800mila euro in meno di entrate che avrebbero dovuto esserci. Risultato: li deve restituire il comandante della polizia municipale dell’epoca, e con lui la sua vice Maria Luisa Ferretti.
Chiedete ad un padovano a caso se sa di questa vicenda. Probabilmente non ne sono a conoscenza, nonostante la campagna di Federcontribuenti dell’epoca, che fu criticata dall’allora assessore Stefano Grigoletto, successivamente defenestrato politicamente dallo stesso Bitonci. Abilissimo quest’ultimo a gettare quanto più fumo negli occhi possibile nell’opnione pubblica padovana purchè non si parli di questa vicenda e dei 60 milioni di euro lasciati andare in malora quando erano pronti ad arrivare a Padova per finanziare la nuova linea del tram.
E credo che, scaricare tutto su Paolocci, sarebbe quasi una vigliaccheria.

Alberto Gottardo