Enoch Soranzo (FdI) lancia l’appello: “Vaccinazioni subito per gli operatori del turismo”

 

È stato certamente doveroso iniziare la campagna vaccinale dagli anziani e dai più fragili, per mettere in sicurezza chi più di altri è esposto al rischio di complicazioni legate al contagio. Ma la recente chiamata alla vaccinazione della coorte 50-59 ci dà l’opportunità di introdurre un nuovo schema, che possa tener conto della necessità di alcuni specifici settori di ripartire dopo più di un anno di chiusure, di restrizioni e di mancati ristori. Condivido e faccio mio l’appello del presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin, depositando una mozione per chiedere la campagna vaccinale proceda secondo uno schema ‘economico’ una volta messe in sicurezza le categorie più a rischio della popolazione”: così il Consigliere regionale padovano di Fratelli d’Italia e componente dell’Ufficio di Presidenza della Sesta Commissione Enoch Soranzo, che annuncia il deposito di una mozione per chiedere la priorità nelle vaccinazioni per i lavoratori del turismo, della ristorazione, del commercio, dei trasporti e dei servizi alla persona.

Penso al turismo, prima industria del Veneto, che da un anno sta pagando il prezzo di pesanti chiusure e dell’assenza dei turisti nazionali e stranieri; penso a tutto il settore della ristorazione, dai bar ai ristoranti, ancora alle prese con restrizioni che impediscono loro di lavorare all’interno dei propri locali o al pieno della capienza; penso infine al settore del commercio, su cui pesano gli ingressi contingentati in base alle dimensioni dei locali e le chiusure nel fine settimane entro i parchi commerciali. Inoltre, tutto il mondo dei trasporti, da quello su gomma a quello fluviale, ed in particolare i conducenti del trasporto pubblico locale: per sua natura questo è il settore più esposto al contagio di chi vi opera. Infine, i servizi alla persona” spiega Soranzo, “i settori più provati dalla pandemia, ma anche i lavoratori più esposti al contagio, che pagherebbero una eventuale esposizione al virus con ulteriori settimane di stop forzato e di impossibilità a lavorare”.

Se veramente è intenzione del governo favorire una ripartenza della nostra economia, riaprire ai turisti che provengono dall’estero, farci ritornare al più presto ad una tanto agognata normalità, servirà cambiare paradigma e farci trovare pronti. A chiederlo sono innanzitutto le imprese, i lavoratori e le categorie economiche, ma anche e soprattutto il buonsenso che più volte è mancato nella gestione di questa pandemia” conclude il Consigliere regionale.