Etichetta subito e lotta al falso made in Italy: Coldiretti Padova ha incontrato i candidati del territorio padovano

 

Un sostegno convinto e incondizionato alle battaglie di Coldiretti per il Made in Italy con la firma al documento politico da parte dei candidati padovani alle elezioni che hanno accettato l’invito al confronto con la dirigenza di Coldiretti Padova. Il programma in cinque punti a costo zero per i primi 100 giorni di Governo è stato sottoscritto dai candidati dei principali schieramenti politici, in corsa sia per la Camera che per il Senato, durante l’incontro nella sede di Coldiretti con gli esponenti del consiglio provinciale, di Coldiretti Giovani Impresa, Coldiretti Donne Impresa e Federpensionati. All’invito del presidente Federico Miotto e del direttore Giovanni Roncalli hanno risposto Davide Zoggia (Liberi e Uguali), Arianna Lazzarini (Lega Nord), Antonio De Poli (Noi con l’Italia Udc), Lorena Milanato e Roberto Caon (Forza Italia), Alessandro Bisato e Vanessa Camani (Partito Democratico). Ai candidati il presidente di Coldiretti Veneto Martino Cerantola e il direttore della federazione regionale Pietro Piccioni hanno illustrato i cinque punti programmatici che Coldiretti chiede al futuro governo di applicare nei primi 100 giorni di attività.

«E’ un documento che stiamo proponendo in tutta Italia e che riassume con efficacia le priorità e gli obbiettivi del mondo agricolo a favore anche del cittadino consumatore. – ha detto Cerantola – Si va dall’etichetta obbligatoria per tutti i prodotti agroalimentari alla conversione del Ministero dell’agricoltura in quello “del cibo” passando per l’implementazione della semplificazione burocratica, puntando su una legge che punisca chiunque attenti alla salute dei cittadini fino al libero accesso alla banca dati delle importazioni di prodotti dall’estero. Questi punti sono stati considerati di interesse generale per tutta la società e quindi alla portata trasversale di tutti i candidati e partiti che stanno affrontando la campagna elettorale». «Sono le prime 5 regole del gioco da scrivere – ha aggiunto il direttore regionale Piccioni – la cornice sulla quale impostare il lavoro che verrà, in Italia come in Europa».

Davide Zoggia ha sottolineato come «la politica dovrebbe ascoltare meglio le necessità espresse dal territorio, sintetizzate con efficacia nel vostro documento politico». Arianna Lazzarini ha osservato come «la battaglia contro la burocrazia sia un obiettivo condiviso per il quale è necessario giocare di squadra». Antonio De Poli ha ricordato come i temi sollevati da Coldiretti siano condivisi dalla società civile «l’Europa faccia una norma sull’etichettatura, sarà la sfida più grande da vincere». Lorena Milanato ha appoggiato la proposta di istituire il reato dell’agropirateria chiedendo la collaborazione fattiva di Coldiretti mentre Roberto Caon ha confermato il no al Ceta, accordo sul quale, ha aggiunto «è mancato l’intervento della diplomazia estera italiana». Alessandro Bisato ha messo in evidenza come Coldiretti sappia promuovere le istanze della società civile «è un’organizzazione che sa parlare agli agricoltori e alla gente». Infine Vanessa Camani si è complimentata per la presenza di molti giovani aggiungendo che «nell’Unione Europea dobbiamo far sentire con forza la nostra voce visto che l’Italia ha il primato della produzione agroalimentare».

«Ringraziamo i candidati che hanno risposto al nostro invito – ha proseguito il presidente di Coldiretti Padova Federico Miotto – abbiamo l’intenzione di tenere aperto questo canale di dialogo anche nei prossimi mesi con chi sarà chiamato a rappresentarci in Parlamento».