Il panettone di Giotto e il buono dei Colli Euganei protagonisti di Linea Verde (RaiUno)

 

altDomenica 2 novembre 2014 alle 12.20 il popolare programma di RaiUno Linea Verde, condotto da Patrizio Roversi e Daniela Ferolla, punterà le telecamere sul Veneto per raccontare l’agricoltura dei Colli Euganei, isole verdi che spiccano in mezzo al mare della pianura padana.
«Faremo subito un salto nel passato in un’azienda che ha più di mille anni di storia», raccontano i conduttori, «da Bagnoli di Sopra, in una splendida villa veneta dove il Goldoni provava le sue commedie, racconteremo passato, presente e futuro del Friularo, un vitigno autoctono dai grappoli scuri che ama il freddo dell’inverno». Grandi realtà agricole ma anche tanti piccoli produttori di cose buone, come il miele che Daniela produce con amore e dedizione o come “l’oca in onta” di Michele.
La vicinanza con la città (siamo a pochi chilometri da Padova) rende i Colli Euganei un luogo ideale per una gita fuori porta dove poter assaggiare questi prodotti o farli arrivare in città, come nel caso del vino Fior d’Arancio docg che quest’anno arricchirà uno dei panettoni più famosi di Padova: quello realizzato nel carcere di massima sicurezza dalla Pasticceria Giotto (www.idolcidigiotto.it) in collaborazione con il Consorzio Vini dei Colli Euganei (www.collieuganeidoc.com).
«Il Panettone al Fior d’Arancio docg esprime perfettamente la nostra filosofia basata anzitutto sulla qualità», ha spiegato Matteo Florean, responsabile della pasticceria del carcere, «le uvette ammostate per ventiquattro ore nel Fior d’Arancio passito esaltano morbidezza e profumi dell’impasto, che sprigiona note di frutta candita». E inoltre il miele, presente per la prima volta nell’impasto di un Panettone Giotto, conferisce rotondità al gusto.
«Oggi più che mai, il vino è tornato ad essere espressione di un territorio. E l’anima di un territorio è rappresentata da tutti i soggetti che vi operano», ha aggiunto Emanuele Calaon, presidente del Consorzio Vini Colli Euganei. «Questo progetto per noi di anima ne ha molta, oltre a coniugare due importanti produzioni del padovano, ci fa sentire che facciamo, anche se in piccolissima parte, qualcosa di buono per la collettività».

La Pasticceria del Carcere di Padova opera all’interno della casa di reclusione Due Palazzi dal 2005 ed è una delle varie attività attraverso cui Officina Giotto avvia al lavoro i detenuti. All’interno dell’istituto sono attivi anche gli assemblaggi per la valigeria Roncato, il laboratorio di montaggio biciclette per Esperia, il call center per conto del provider Illumia e per la prenotazione delle visite specialistiche e l’assemblaggio e programmazione di business key per la firma digitale. A fronte di una media nazionale ufficiale che sfiora il 90%, la recidiva per i detenuti coinvolti nelle lavorazioni del Consorzio scende a circa l’1%.
C’è un ulteriore risvolto sociale in questi dolci: per ogni panettone acquistato viene donato un euro all’Associazione Santa Lucia per la cooperazione e lo sviluppo tra i popoli Onlus per il progetto di adozione a distanza di 20 bambini del Meeting Point International di Kampala in Uganda. Parliamo di una ong che opera in quattro slum di Kampala: Naguru, Kireka, Ntinda e Nsambya. La principale attività è la cura di persone malate di HIV e AIDS e dei loro orfani.
Due parole infine sullo straordinario Fior d’Arancio Colli Euganei docg. Prodotto con l’omonima uva che sui Colli Euganei cattura i colori del sole e le mille essenze presenti nell’aria, mantiene il riserbo sulla sua terra d’origine (si favella della Siria e della Mesopotamia). Ma non lascia dubbi sulla sua appartenenza alla famiglia dei moscati. All’olfatto ammalia con un’esplosione di aromi mediterranei, dalla zagara, alla rosa, al cedro e al litchi, per arrivare alla frutta candita e al miele della versione passita.