Iles Braghetto e lo strano folletto della libertà di coscienza

 

Da Iles Braghetto riceviamo e pubblichiamo:
C’è uno strano folletto che si muove nella politica italiana.Si chiama libertà di coscienza.
Per tenere insieme i due grandi partiti che avrebbero dovuto sorreggere l’architrave del bipolarismo,nuova frontiera della stabilità politica del nostro paese,si invoca la libertà di coscienza sui temi etici,legati alla bioetica e alla biopolitica.Quelli per intenderci che per Benedetto XVI e per la dottrina sociale della Chiesa sono valori non negoziabili.Quelli che sono a fondamento della identità ideale e culturale della Costituente di Centro:il nuovo partito che è già nato dalle costole dell’UDC.
Fini la invoca per il Popolo della Libertà dove è sempre stata garantita;Franceschini la chiede per il Partito Democratico ma la disciplinerà nel voto parlamentare (cioè la nega nei fatti costringendo la cattolica On. Dorina Bianchi a ritirarsi da relatore di minoranza nell’inchiesta sulla applicazione della Ru486 ).
Ma abbiamo ancora una coscienza?Una coscienza laica cioè capace di ascoltare la scienza?