
“Gli investitori credono nella nostra capacità di crescita e sulle nostre caratteristiche peculiari”, dichiara Badia. “La nostra italianità, le scelte sostenibili, i nuovi servizi forniti alla clientela e l’alto investimento tecnologico, orientato sul data-driven e potenziato dal marketing, rendono Postalmarket un’azienda interessante. Nel piano quinquennale che stiamo presentando ai fondi di investimento prevediamo di arrivare a 40 milioni di euro di fatturato, anche con l’apertura internazionale del nostro sito: guardano a noi da tutto il mondo per la selezione del made in Italy che proponiamo. Di certo, nei prossimi mesi ci sarà una forte accelerata dopo la fase di start up che ha generato un fatturato, ad oggi, di circa un milione di euro. Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci siamo dati, rispettando il modello di crescita ipotizzato all’inizio”.
I numeri prodotti nella fase di start up sono interessanti. Dopo la stampa e diffusione in centomila copie del primo catalogo (che ora è una vera e propria rivista, le gabbie con gli elenchi dei prodotti sono sul web), sono stati selezionati circa 400 brand che hanno portato più di 50 mila prodotti sul sito internet, che registra una media di 450 mila accessi al mese. Ogni settimana si registrano circa una decina di nuovi merchant che hanno aderito al progetto. Il sito è anche un contenitore di informazione, con un blog che aggiorna sulle tendenze di settore. Il terzo numero della rivista è in edicola ad ottobre.

“Crediamo che Postalmarket oggi sia un modello di riferimento per chi vuole fare acquisti avendo la garanzia che si tratta di prodotti italiani e made in Italy che seguono una rigida filiera ecosostenibile”, aggiunge Badia. “Sono soddisfatto dei risultati ottenuti, siamo sicuri di poter diventare punto di riferimento a livello europeo per il made in Italy. Stimiamo che il nostro brand sia conosciuto dal 60% degli italiani, ci stiamo spostando come fascia di riferimento ai 25/45 anni, la generazione successiva è invece cresciuta con noi. Per questo molti fondi a livello europeo stanno monitorando il progetto e ci attendiamo nuove entrate nella compagine societaria nei prossimi mesi”.