Il Pdl si riorganizza a Padova. Raffaele Zanon: “No ai doppi incarichi”

 

Successo di partecipazione all’incontro dibattito sul tema:”Dal Pdl un progetto di idee per il futuro del territorio e dell’Italia”promosso dal Dirigente Nazionale del PdL Raffaele Zanon nella Sala Consiliare del Comune di Limena. Dal dibattito che ha coinvolto dirigenti ed Amministratori del PdL si è dato l’avvio alla stesura di un primo documento congressuale realizzato con i contributo di tutti i partecipanti.”Con questa iniziativa assieme a tanti amici abbiamo voluto aprire il confronto sull’imminente fase Congressuale del PdL a Padova-ha dichiarato Zanon-dicendosi convinto che i congressi provinciali e cittadino saranno un confronto su tesi vere che riguardano la forma partito,le regole,le primarie e i progetti per lo sviluppo del territorio. Il Dirigente Nazionale si è detto convinto che verrà esaudita la richiesta di partecipazione della maggioranza degli iscritti che saranno chiamati ad esprimersi col voto nella stagione congressuale che prevede i congressi a Padova entro la fine di gennaio e che si concludera’ con quello nazionale a primavera.”Soddisfazione è stata espressa da Zanon e dai presenti per l’approvazione del regolamento congressuale sulle incompatibilità che permetterà un vero ricambio della classe dirigente introducendo il criterio del principio ’anatomico’ e cioè una persona non occupi più poltrone contemporaneamente. Nel corso del dibattito il concetto e stato inserito nella bozza di documento programmatico che verrà aperto ai contributi di tutti di cui alleghiamo proprio la parte che reclama il rinnovamento:
UNA FORZA RINNOVATA SENZA DOPPI INCARICHI
“Da sempre crediamo in una forza politica radicata territorialmente in cui emerga strutturalmente la centralità degli iscritti e militanti. Nel costruire i nostri organigrammi dobbiamo ricordarci di tanti aderenti che si impegnano nel territorio senza nulla chiedere e che rimangono l’anello di congiunzione popolare aggregando e mobilitando la base. Non possiamo non tenerne conto, soprattutto per evitare il ripetersi del fenomeno del cumulo di incarichi e nomine: una brutta abitudine che mina la credibilità di una forza veramente nuova . Occorre evitare la “poltronite” che non è soltanto l’occupazione di poltrone in eterno, ma ancor peggio l’immobilismo dovuto all’abitudine al ruolo che si ricopre, alla mancanza d’idee nuove, e di prospettive che è umano caratterizzi una persona che da troppo tempo occupa la stessa posizione, riducendosi sempre più all’ordinaria amministrazione per continuare ad occuparla. Introdurre un limite di mandati a tutti i livelli, sia per chi ricopre cariche istituzionali che di partito consente di dare al PDL il meglio di se e nello stesso tempo per variare e rinnovare continuamente la classe dirigente….”