Zilio attacca l’ operato delle Amministrazioni: cresce la paura e calano gli affari

 
Riceviamo e pubblichiamo:
“E’ di questa mattina – annuncia il presidente dell’Ascom, Fernando Zilio – la telefonata al mio cellulare di un ristoratore del centro che mi ha riferito di una cosa che credo non rappresenti un fatto isolato: aveva una prenotazione per sedici ragazze che avrebbero festeggiato un compleanno e che hanno disdetto “per paura” segnalando che non andranno più in centro preferendo un locale in periferia perché così, almeno, usciranno dalla vettura ed entreranno nell’esercizio riducendo al minimo il rischio di poter fare spiacevolissimi incontri”. Psicosi? Allarme ingiustificato? Zilio non è per nulla di questo avviso. “I fatti degli ultimi giorni – prosegue il presidente dell’Ascom – hanno gettato ancor più nello sconforto quanti, nei settori del commercio, della ristorazione e del turismo credevano di lavorare in una città ad alto valore storico-artistico e si ritrovano ad essere co-protagonisti, loro malgrado, di un film, purtroppo estremamente realistico, che ogni notte si gira a Padova, una città di frontiera dove tutto è permesso, anche quello che dovrebbe essere fermamente vietato”. Sotto accusa, ancora una volta, da parte del presidente dell’Ascom, le politiche miopi e la mancanza di legalità. “Quando si continuano a respingere le persone, impedendo loro di arrivare in auto in centro credendo che sia sempre possibile girare in bicicletta, quando si chiudono i ghetti senza, contemporaneamente, estirpare il bubbone della clandestinità che finisce per inquinare tutte le zone della città, quando si tollerano comportamenti apertamente contrari alla legge e si portano tali comportamenti (spinelli veri o presunti, poco importa) fin dentro i luoghi istituzionali, significa non capire che la vivibilità della città è appesa al filo del ripristino del rispetto delle norme”. Ecco allora la necessità non solo di una presa di coscienza, ma anche di un’assunzione di responsabilità da parte di tutti. “Commercio, turismo e servizi –continua Zilio- scontano sulla loro pelle anni di colpevole lassismo, frutto di una cecità rigorosamente bipartisan. Oggi che le difficoltà del momento si aggiungono a quelle strutturali e che la criminalità dilagante contribuisce a strangolare gli incassi giornalieri, il nostro comparto chiede meno proclami, meno giochi delle parti e più concretezza. E ne chiede conto sia a chi ha responsabilità di governo della città, sia a chi svolge il ruolo di oppositore. Ai primi, come ai secondi, chiederemo dunque un incontro al fine di decifrare quali siano le loro idee in vista della tornata elettorale, convinti che sia finito il tempo degli equilibrismi verbali per lasciare il posto alle azioni concrete, le uniche sulle quali vogliamo misurare l’affidabilità dei nostri amministratori reali e/o potenziali”.