Imprenditore armeno paga 450mila euro per diventare nobile. Sette russi facevano acquisti in contanti per milioni di euro. Tutti sanzionati dalla Guardia di finanza

 

La guardia di finanza di Padova ha denunciato sette facoltosi imprenditori russi ed un impresario edile armeno per transazioni in contanti da centinaia di migliaia di euro in violazione con la normativa antiriciclaggio.
Gli imprenditori russi, grazie all’intermediazione di una connazionale, agente di commercio, arrivavano in Italia con cadenza mensile per fare acquisti nelle più rinomate boutique di Padova, Verona e Milano. Secondo gli accertamenti degli uomini al comando del colonnello Ivano Maccani il gruppo di miliardari avrebbe acquistato capi di abbigliamento ed oggetti di lusso per oltre un milione di euro a viaggio, facendosi poi recapitare gli acquisti direttamente in Patria.
Peculiare il caso dell’impresario edile armeno: è arrivato a Padova nelle scorse settimane con una valigetta contenente 450mila euro in contanti. Il denaro è finito nelle mani di un noto esponente della comunità monarchica che gli ha reso possibile la realizzazione di un sogno: fregiarsi di un titolo nobiliare.
Nel solo mese di gennaio sono state già contestate dalla guardia di finanza violazioni amministrative per illeciti trasferimenti di contante per un valore complessivo di quattro milioni di euro.